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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia Via Selenia

Dopo le elezioni, artigiani al nuovo governo: «Ascolti realtà produttiva del Paese»

Iraci Sareri, presidente Confartigianato Verona: «Servono lucidità, buon senso e grande coraggio per provvedimenti incisivi e in grado di salvare il presente». Luppi di Casartigiani: «Non ci si dimentichi delle promesse elettorali»

La sfida elettorale di domenica scorsa, 25 settembre, ha avuto un risultato chiaro. Lo hanno ammesso tutti, anche gli sconfitti: l'Italia ha scelto di dare fiducia alla coalizione di centrodestra che nei prossimi giorni sarà chiamata a formare un nuovo governo. Un esecutivo a cui è stato chiesto di mettere al centro dell'azione politica la tenuta delle imprese e del sistema produttivo nazionale. A chiederlo sono state le associazioni di categoria, in particolare quelle degli artigiani.

«Alla coalizione che ha ottenuto la fiducia dei cittadini torniamo a chiedere di saper guardare ed ascoltare la realtà produttiva rappresentata da 4,4 milioni di artigiani e di micro e piccole imprese con 10,8 milioni di addetti - ha commentato Roberto Iraci Sareri, presidente di Confartigianato Imprese Verona - Per noi è inconcepibile che la politica non presti attenzione a questo universo di imprenditori che tiene in piedi, nel vero senso della parola, il nostro Paese. Quella attuale non è la situazione migliore in cui ritrovarsi a governare la nazione e credo serva molta lucidità, buon senso e grande coraggio per realizzare in tempi rapidi provvedimenti incisivi e in grado di salvare il presente, con più di uno sguardo al futuro. Ci sono migliaia di imprenditori pronti a sospendere l’attività, perché non concepiscono il fatto di dover lavorare come dannati solamente per pagare bollette che non hanno alcuna ragione concreta di essere così alte, se non quella di arricchire una élite di speculatori, oltre a tasse, adempimenti e balzelli che da sempre affliggono le micro, le piccole e le medie imprese italian. Noi artigiani, noi piccoli imprenditori crediamo nella politica capace di riconoscere il nostro ruolo, di investire sulle nostre capacità e di offrire risposte efficaci alle nostre aspettative di sviluppo. Basta con le promesse non mantenute, con gli annunci senza fatti. Il nuovo governo che vedrà la luce entro breve verrà atteso al varco e attentamente monitorato. Non abbiamo più tempo, se vogliamo salvare il salvabile in termini finanziari, di occupazione, di iniziativa imprenditoriale. La demagogia deve scomparire, per lasciare il posto alla concretezza».

E al nuovo esecutivo Casartigiani Verona chiede interventi urgenti per il contenimento del costo delle bollette, la riduzione degli oneri per i dipendenti a carico della azienda e il taglio dell'Iva sui beni di prima necessità. «A chi avrà responsabilità di governo chiediamo a gran voce di non dimenticarsi delle promesse elettorali e di mettersi subito a lavoro sui provvedimenti più urgenti - ha dichiarato il presidente di Casartigiani Verona Luca Luppi - L'Italia sarà sotto la lente d’ingrandimento dell’Europa e non possiamo farci trovare impreparati. Dobbiamo procedere con quelle riforme del lavoro e delle pensioni che attendiamo da anni, solo così potremo tentare di uscire dalla crisi economica e sociale che stiamo attraversando. E per fare questo la sopravvivenza delle imprese non è negoziabile».

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