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Covid e taxi, in un anno persi quasi 5 milioni di fatturato in provincia di Verona

Solo nel Veneziano il tonfo è stato più pesante. Tra marzo 2020 e marzo 2021 la variazione in negativo tra i taxisti veronesi è stata del 70%

È uno dei settori che ha risentito della crisi economica scoppiata a causa del Covid. Tra marzo 2020 e lo stesso mese di quest'anno la contrazione del fatturato è stata di 4,7 milioni di euro, pari a una variazione annua del -70%. È il settore dei taxi, che a Verona annovera complessivamente 177 titolari di licenza.
Tra i comuni capoluogo della regione Veneto, solo i taxi su gomma di Venezia, con -7,5 milioni di euro, hanno subito un tonfo maggiore dei colleghi scaligeri. A descriverlo è un'indagine campionaria realizzata a livello regionale dall'ufficio studi della Cgia di Mestre per conto di Radio Taxi Veneto Società Cooperativa. Indagine eseguita tra il 22 febbraio e il 10 marzo 2021.

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Il settore dei taxi, ricorda la Cgia, vive in buona parte di turismo che, a seguito del crollo delle presenze, ha visto dissolversi la tipica domanda che si rivolge ai taxisti. Lo studio, infatti, ha messo in evidenza che nel 2020 il traffico aereo di passeggeri nell'aeroporto di Verona è diminuito del 71,4% (-2,6 milioni di passeggeri). Anche le presenze turistiche sono crollate: gli ultimi dati disponibili testimoniano che in provincia di Verona gli arrivi nel 2019 avevano interessato 5,1 milioni di visitatori, l’anno scorso, invece, sono crollati a 1,9 milioni (-61,7%). Nel comune capoluogo, invece, la contrazione è stata superiore ed ha toccato addirittura il 72%. Altrettanto pesante è stata la caduta degli arrivi nel comprensorio turistico del Lago di Garda: rispetto al 2019, la riduzione degli arrivi è stata del 56,6%.
Senza contare, inoltre, che le principali manifestazioni fieristiche sono saltate, il ricorso allo smart working e al telelavoro ha praticamente azzerato i meeting aziendali in presenza, i convegni e i congressi, togliendo dal mercato una fetta importante di clientela che tradizionalmente si sposta in taxi. Sui 21,2 milioni di euro di perdita complessiva di fatturato registrato sino a marzo 2021 da tutto il comparto taxi su gomma presente nel Veneto, 4,7 milioni (pari al 22,1% del totale) è in capo ai titolari di licenza del Comune di Verona.

«Aspettiamo che tutte le istituzioni coinvolte si facciano carico della nostra situazione in modo strutturale e non episodico - hanno commentato i vertici di Radio Taxi Veneto - Cominciando, in particolar modo, dall'utilizzo dei fondi già stanziati dal Decreto Sostegni che ha messo a disposizione 400 milioni di euro in favore di regioni e province autonome per il sostegno delle categorie più colpite e per i servizi di trasporto pubblico locale integrativi in convenzione, ad esempio, con studenti e vaccinandi».

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