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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Costo dell'acqua, la citt tra le meno care di tutta Italia

Secondo il rapporto di Altroconsumo la bolletta nel Veronese sarebbe di 60 euro inferiore alla media

Altroconsumo ha analizzato le diverse realtà riguardanti la gestione del servizio idrico sul territorio nazionale. Obiettivo individuare e calcolare i rincari effettivi della bolletta del 2011. Il dossier, appena pubblicato, vede Verona tra le città meno care tra quelle prese in considerazione. E con alle spalle investimenti importanti sul territorio, per un totale di 151 milioni di interventi già realizzati e altri 830 milioni previsti nei prossimi 30 anni. Una classifica che certifica quanto di buono è stato fatto dall’Aato Veronese e dalle sue due società di gestione Acque Veronesi e Gardesana Servizi in merito alla gestione, tutta pubblica, del servizio idrico integrato.

La tariffa scaligera nell’ultimo anno si colloca al 34esimo posto della classifica di Altroconsumo, effettuata su 47 città e indossa con soddisfazione la “maglia verde” delle città con i consumi più bassi della media, con una spesa in media di 232 euro di bolletta. Maglia nera per Firenze, la città più cara (503 euro), seguita da Arezzo, Pesaro, Pisa, Ravenna, Frosinone, Ferrara, Parma. La maglia “grigia”, di città con bollette più alte della media, va a Genova (391 euro), Perugia, Bari, La Spezia, Trieste Ancona, Palermo, mentre Bologna, Padova e Latina sono nella media italiana, che risulta per Altroconsumo essere di 290 euro.

Tiene ancora banco, dopo l'esito del referendm di giugno, la rimozione del rendimento del 7% del capitale investito: “Siamo alle solite – ha dichiarato Mauro Martelli, presidente del Consiglio di amministrazione di Aato Veronese - Siamo impossibilitati a prendere qualsiasi decisione. Viviamo in una situazione di stallo, dove non sappiamo se e come rimuovere il 7%, sottoscritto per contratto con le società di gestione: pur rispettando il referendum, non possiamo inventare un nuovo metodo tariffario. Per questo chiediamo un urgente intervento del governo affinché dia delle direttive valide nel rispetto delle leggi, e nel solo interesse del bene dei cittadini. C’è tempo fino a dicembre per intervenire, ossia quando nell’Assemblea dei sindaci verranno discusse le tariffe per il 2012, le quali saranno per forza condizionate dalla presenza del 7% o meno”.

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