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Confindustria conferma: la crescita continua. Bauli: "Dati incoraggianti"

Nel secondo trimestre dell'anno, la produzione ha segnato un +2.17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un andamento positivo che fa seguito a quello del primo trimestre

La rilevazione di giugno da parte di Confindustria Verona conferma l'andamento positivo rilevato a marzo con la produzione che segna un +2.17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un dato che si riverbera anche sull'utilizzo della capacità produttiva che per tre imprenditori su quattro è normale o soddisfacente con il portafoglio ordini che permette al 77% delle aziende una prospettiva di lavoro a medio e lungo termine.

In forte crescita gli indicatori commerciali di vendite e ordini con il mercato italiano che registra un +2.04%, quello UE che arriva a +5,14%, e il mercato con i paesi extra UE segna un +3.05%. Gli ordini a +2.42%, lasciano intuire prospettive positive.

Continua la spinta sugli investimenti con l’82% degli imprenditori che li dichiarano in aumento o stazionari. L'occupazione mantiene un trend positivo in leggera crescita rispetto alla rilevazione precedente, indicando una variazione che si fissa a +1.04% e che si mantiene positiva in previsione per il terzo trimestre dell’anno.

Il comparto dei servizi conferma una situazione di crescita stabile.

I risultati di questa ultima rilevazione confermano i trend che si stanno registrando a livello internazionale e nazionale - ha dichiarato il presidente di Confindustria Verona Michele Bauli - Un serie di condizioni positive che ha spinto il Centro studi di Confindustria a ritoccare all’insù le stime per il Pil. Dati incoraggianti ma non dobbiamo dimenticare che c'è ancora un po' di terreno da recuperare, a fine 2018 il Pil sarà ancora del 4.7% inferiore al massimo toccato nel 2008. A Verona la ripresa si sta affacciando già da qualche tempo. In particolare in questa ultima indagine la decisa risalita della produzione si accompagna a un miglioramento del clima di fiducia che si concretizza in una maggiore propensione agli investimenti e in un'attenzione particolare alle risorse umane. Nell’ottica di reperimento di liquidità grande interesse lo confermano i servizi legati alla diffusione e supporto nell'utilizzo degli strumenti agevolativi e creditizi disponibili oltre che degli incentivi fiscali in particolare legati al piano Industria 4.0. Se nel tempo le imprese, prima, hanno lavorato per sopravvivere, poi, hanno giocato in attacco riorganizzandosi e trovando nuovi spazi di mercato per far fronte alle posizioni perdute, oggi sembra finalmente arrivato il momento per gettare le basi per pianificare il futuro. Un futuro di difficile interpretazione per gli scenari internazionali e interni con le elezioni ormai vicine, ma un futuro a cui si inizia a guardare con maggiore fiducia.

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