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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Confcommercio sviscera la direttiva Bolkenstein

Nella sede veronese dell'associazione un seminario ne ha spiegato le linee guida

La direttiva servizi, meglio conosciuta come Bolkestein, dal nome del parlamentare europeo che l’ha presentata, è stata oggetto ieri, lunedì 14 giugno, nella sede della Confcommercio Verona-Imprese per l’talia di un interessante seminario incentrato sull’intervento di Saverio Linguanti, consulente di direzione di enti locali ed esperto di diritto amministrativo e di legislazione del commercio, già consulente giuridico dell’ufficio legislativo del ministero dello Sviluppo Economico oltre che direttore della rivista specialistica “Commercio ed Attività produttive”.

L’incontro ha richiamato oltre settanta persone tra dirigenti e funzionari responsabili delle aree attività produttive dei Comuni della Provincia, funzionari dell'Amministrazione provinciale, rappresentanti di Confartigianato, Araci-Usarci e Liver, associazioni, queste ultime, con le quali Confcommercio ha avviato, da tempo, un processo di collaborazione. Presenti anche il Conservatore del registro delle imprese della Camera di commercio di Verona e l’avvocato Cesare Righetti, operatore di diritto amministrativo. L’incontro è stato presentato dal vicepresidente della Confcommercio veronese, Nicola Baldo il quale, nel portare il saluto del presidente Paolo Arena, ha auspicato che il seminario possa rappresentare l’avvio di un processo di ulteriore rafforzamento della collaborazione che Confcommercio ha da tempo in atto con le diverse amministrazioni scaligere.

Si sono rese necessarie quasi cinque ore – caratterizzate dall’attiva partecipazione dei presenti che hanno affollato la sala - per analizzare e sviscerare il capitolo della Bolkestein relativo alle attività produttive con particolare riferimento al settore dei pubblici esercizi, alle attività di commercio, a quelle dell'artigianato, alle strutture ricettive ed alle imprese di servizi. Il relatore ha voluto toccare anche aspetti relativi allo Sportello unico per le attività produttive e all’Agenzia per le imprese, oggetto, quest’ultima, di un provvedimento attuativo da parte del Consiglio dei Ministri proprio la scorsa settimana. Non poteva mancare, poi, un passaggio sulla proposta di modifica dell’articolo 41 della Costituzione in un’ottica di liberalizzazione avanzata dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti che, secondo Confcommercio, si inserisce in un contesto nel quale, oramai, non c'è più nulla da liberalizzare.

"Se mai - ha affermato Giorgio Sartori, direttore generale della Confcommercio scaligera - più che liberalizzare c'è estrema necessità di coordinare le varie norme affinché il cittadino che intende avviare un’impresa nel nostro Paese non debba far fronte a un ginepraio di lacci e lacciuoli dovuti non tanto alle gabbie normative, ma alle interpretazioni difformi delle diverse amministrazioni". Sartori ha auspicato una maggiore correlazione tra il settore urbanistico e quello commerciale e ricettivo, principio da tempo enunciato ma poco o per nulla applicato. "È questo - ha concluso Sartori - il presupposto serio e concreto affinchè possa veramente decollare l'Agenzia per le imprese e lo Sportello unico. In caso contrario queste norme saranno relegate al libro dei sogni o alle enunciazioni politiche di mera volontà". Ai partecipanti, che hanno espresso vivo compiacimento per l'iniziativa, è stato consegnato un attestato di partecipazione.

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