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Economia Rivoli Veronese / Strada Provinciale 29

Italpollina, caro energia e carenza di materie prime non fermano la produzione

L'amministratrice delegata Rosanna Campagnari garantisce «l'approvvigionamento di fertilizzanti fondamentali per l'agricoltura a partire proprio dalla primavera»

«Nonostante le difficoltà, continuiamo la produzione». Rosanna Campagnari, amministratrice delegata di Italpollina, non si fa fermare dal caro bollette e dalla carenza di materie prime e rilancia la sua attività. Da 50 anni, la Italpollina di Rivoli Veronese è specializzata nella produzione di fertilizzanti naturali e probabilmente in tutta la sua storia non ha mai visto una concentrazione tanto intensa di difficoltà. Eppure, la produzione non si ferma per garantire «l'approvvigionamento di fertilizzanti fondamentali per l'agricoltura a partire proprio dalla primavera», ha aggiunto Campagnari.

In confronto ai problemi attuali, sembrano quasi delle sciocchezze le polemiche per i cattivi odori prodotti dallo stabilimento veronese. Stabilimento che è stato anche ammodernato per ridurre lo sgradevole impatto olfattivo. Quelle polemiche infatti non mettevano in crisi la produzione dei fertilizzanti. Una produzione che invece è stata fatta vacillare dall'aumento dei costi per l'energia, aggravato dalla guerra in Ucraina, e dalla scarsità della pollina derivata dall'influenza aviaria. Il virus ha colpito soprattutto gli allevamenti del Veronese generando danni per milioni di euro. Ed un danno collaterale ha interessato anche l'Italpollina che ha visto ridurre la quantità di pollina in circolazione.

Ma è soprattutto il caro energia a preoccupare Campagnari. «Bisogna puntare su produzioni domestiche che ci rendano indipendenti e che limitino i costi di trasporto sia per questioni geopolitiche ma anche e soprattutto questioni ambientali - ha dichiarato l'ad di Italpollina - Come gruppo ci stiamo muovendo in tale direzione. Abbiamo recentemente dato l'annuncio della costruzione di un nuovo stabilimento negli Stati Uniti che possa servire meglio il mercato. In questo particolare momento storico serve un intervento del Governo per limitare l'impennata dei prezzi dell'energia e permettere alle imprese come la nostra di produrre e agli agricoltori di approvvigionarsi in fertilizzanti per ottimizzare le rese. Il rischio è che le imprese agricole riducano i raccolti creando una situazione che mette fortemente a rischio le forniture alimentari. Anche se il momento è difficile, è necessario continuare ad investire nella ricerca e nell'innovazione per ottimizzare le pratiche agronomiche e renderle più sostenibili sia da un punto di vista economico che ambientale, come ad esempio i biostimolanti sui quali il nostro gruppo sta puntando fortemente e che sono ricercati dal comparto agricolo».

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