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Martedì, 23 Aprile 2024
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Caro bollette ed inflazione. «Una stangata da 1.200 euro a famiglia»

Calcolo fatto da Codacons sugli ultimi dati diffusi da Istat. L'assessore regionale Donazzan: «I costi per l'energia ed il rincaro delle materie prime rischiano di determinare una crisi mai vista»

Il 2021 si è chiuso con un mese di dicembre in cui i prezzi sono aumentati di circa il 3,9% rispetto allo stesso mese del 2020 e questo ha significato per una famiglia tipo in Italia un aumento di spesa di 1.198 euro. Il calcolo è stato fatto da Codacons, come commento dei dati diffusi ieri, 17 gennaio, dall'Istat. «Siamo in presenza di una vera e propria emergenza prezzi in Italia, destinata purtroppo ad aggravarsi nei prossimi mesi - ha affermato il presidente Carlo Rienzi - Prezzi e tariffe siano schizzati alle stelle. Complessivamente nel 2021 la famiglia tipo italiana, a causa del tasso di inflazione medio all’1,9% registrato lo scorso anno, ha dovuto sborsare 584 euro in più per l'aumento dei prezzi al dettaglio, con punte di 758 euro annui per un nucleo con due figli. Numeri destinati ad aggravarsi in considerazione dei rialzi delle bollette di luce e gas scattati l'1 gennaio, e che determineranno una ondata di rincari in tutti i settori».

Ed in Veneto e nel Veronese, l'inflazione stimata dall'Istat nel dicembre 2021 è di poco superiore alla media nazionale. In provincia di Verona è del 4%, mentre in tutta la regione è del 4,1%. La media annuale dell'inflazione in Veneto, invece, è stata in linea con quella nazionale (+1,9%). «Parliamo di una stangata da 1.200 euro a famiglia che manderà in frantumi le più rosee aspettative prospettate dal Governo agli italiani», ha commentato Elena Donazzan, assessore regionale al lavoro del Veneto, che ha aggiunto: «Da fine 2021 denunciamo che l'aumento dei costi per l'energia ed il rincaro delle materie prime rischiano di determinare una crisi mai vista sia sotto l'aspetto occupazionale, con una conseguente riduzione del potere d'acquisto delle famiglie, sia ponendo di fatto fuori mercato moltissime nostre imprese, a partire da quelle collegate alle produzioni energivore o ai settori maggiormente strategici per la nazione».
Tante le storie di imprenditori che hanno dovuto aumentare i prezzi dei loro prodotti per coprire i costi di bollette raddoppiate o addirittura triplicate nel giro di poco tempo. Un disagio ascoltato anche dal consigliere regionale veronese Alberto Bozza, che chiede di rivedere «le regole europee sul mercato energetico, individuando criteri unici di base e lasciando la possibilità ai singoli Stati di muoversi in autonomia. E in Italia bisogna rilanciare la produzione di gas e riprendere gli investimenti e la progettualità sull'energia pulita, quella delle fonti energetiche rinnovabili, ma anche sul nucleare sicuro di ultima generazione».

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