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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Calzedonia, difficile accordo per La Perla: nuova offerta da 145 milioni

Il patron di Fastweb, Silvio Scaglia, non molla l'osso: ha offerto 25 milioni in meno del colosso veronese ma manterrebe 12 posti di lavoro in più. L'azienda di Bologna conta 967 dipendenti

Un'offerta da 145 milioni contro un'altra da 170. E' quanto messo sul tavolo, rispettivamente, da Silvio Scaglia e Calzedonia, per l'acquisto di La Perla dal fondo statunitense Jh Partners. L'ex patron di Fastweb avrebbe offerto tramite Sms Finance 45 milioni più altri 100 per gli investimenti contro i 50 del gruppo veneto che si impegna a investire 120 milioni in tre anni. Dal punto di vista lavoro Scaglia su un totale di 967 dipendenti si impegna a mantenere 812 posti, Calzedonia circa 800.

In base a quanto ricostruito, l'offerta di Scaglia, che segue la manifestazione d'interesse che a suo tempo fu scartata da La Perla,  risulterebbe inferiore di 5 milioni rispetto a quella da 50 milioni proposti da Calzedonia. In quella di Sms Finance viene specificato che "l'offerta è per tutti gli attivi, inclusi i crediti e altro non specificato", mentre in quella del gruppo veneto sono previsti residui attivi tra cui crediti non ceduti, depositi cauzionali, crediti verso altri, acconti, crediti tributari già compensati, altre attrezzature e mobili ufficio, imposte anticipate. Sempre nell'offerta di Sms finance sono escluse tutte le passività finanziarie (La Perla ha circa 70 milioni di debiti) mentre Calzedonia avrebbe già avviato i contatti con le banche. L'offerta di Scaglia, realizzata da un soggetto finanziario che non opera nei settori della moda, lusso o retail, mette sul piatto circa 100 milioni e propone sinergie con società che svolgono attività nel mondo della comunicazione. Calzedonia invece prevede investimenti intorno ai 120 milioni in 3 anni e dalle linee guida del piano emergono indicazioni sullo sviluppo del brand di La Perla. In particolare, viene specificato che la produzione rimarrà in Italia e prevede un piano di aperture a livello internazionale in Paesi dove non è già presente, negli Stati Uniti e in aree ad alta crescita. Quanto all'occupazione, nell'offerta di Sms Finance viene evidenziato che saranno mantenuti i rapporti di lavoro con i dipendenti ad eccezione dei 155 dipendenti dei due stabilimenti chiusi di San Pietro in Bagno e Roseto degli Abruzzi. Quindi su un totale di 967 dipendenti dovrebbero mantenere 812 dipendenti. Il gruppo veneto, invece, ha raggiunto nelle scorse settimane un accordo con i sindacati secondo il quale, includendo tutti i dipendenti La Perla in Italia e all'estero, si accollerebbe 800 dipendenti.

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