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Banco Popolare, dopo le perdite iniziano le vendite delle partecipazioni: tocca alla BP Hungary

L'operazione consente al gruppo scaligero di proseguire con la propria focalizzazione sul core business bancario in Italia mentre consente a Magnet di migliorare il proprio posizionamento di mercato nel settore bancario ungherese

Banco Popolare e Magnet Hungarian Community Bank hanno sottoscritto un accordo per il trasferimento del 100% del capitale sociale del Banco Popolary Hungary, controllata ungherese del gruppo italiano, a Magnet. L’operazione è soggetta all’ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità di vigilanza.

L'ACCORDO - L’operazione, coerente con le linee strategiche del Gruppo Banco Popolare, consente al Banco Popolare di proseguire con la propria focalizzazione sul core business bancario in Italia mentre, al contempo consente a Magnet Bank di migliorare il proprio posizionamento di mercato nel settore bancario ungherese. Il corrispettivo della cessione, pari a 0,5 milioni di euro, sarà regolato per cassa e non comporta impatti significativi sul conto economico e stato patrimoniale consolidati del Banco Popolare.

LE PARTI - BP Hungary, acquisita nel 2007, ha un totale attivo al 31 dicembre 2012 pari a 133 milioni di euro e dispone di una struttura operativa costituita da 10 sportelli e da circa 145 dipendenti. Con 18 anni di storia Magnet Bank si caratterizza per il focus su attività bancarie sostenibili e socialmente responsabili. Magnet Bank svolge un ruolo pioneristico nell’ambito del sistema bancario ungherese finalizzato a preservare il valore dei propri clienti. Banco Popolare è stata assistita da KPMG Corporate Finance in qualità di advisor finanziario e da Clifford Chance in qualità di advisor legale. Magnet Bank è stata assistita da Róbert Mezei Law Office in qualità di advisor legale.

LA DECISIONE - La scelta da parte del management arriva dopo la comunicazione al mercato di perdite previste che sfiorerebbero il miliardo di euro, a causa di alcune rettifiche sui crediti, tra cui la partecipazione in Agos-Ducato, e l'annuncio di ulteriori esuberi per 600 persone per i prossimi mesi.

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