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Tre banche veronesi anticipano i soldi degli stipendi a 100 operai

Cassa di risparmio, Unicredit e Banco Popolare chiamate in Provincia per saldare l'impegno preso due anni fa per la Cassa integrazione dei 40 dipendenti della Mazzi. Ad agosto toccherà ai 51 della Bpw

Tre banche veronesi aprono i rubinetti dei finanziamenti. E lo fanno in favore dei lavoratori in cassa integrazione. Un evento su cui si potrebbe spendere il "comento più unico che raro", i questi tempi di crisi. Sarcasmo a parte, oggi, nella sede della Provincia, l'assessore al Lavoro, Fausto Sachetto, ha incontrato i rappresentanti della Cassa di risparmio del Veneto, Unicredit e Banca Popolare, aderenti alla convenzione di “Anticipazione sociale”.  Un progetto che è srevito per estendere l'anticipazione degli stipendi anche ai lavoratori in cassa integrazione straordinaria part time e in cassa integrazione in deroga.

L'anticipazione degli importi serve a coprire i circa cinque mesi che di norma passano fra l'autorizzazione da parte del ministero del Lavoro e l'erogazione dello stipendio. La richiesta di ampliamento si è resa necessaria perché negli ultimi mesi a Verona sono sempre più le aziende grandi che fanno ricorso alla Cassa integrazione Guadagni in deroga, uno strumento normalmente utilizzato dalle società con meno di 15 dipendenti ma che adesso viene richiesto dalle grandi realtà dopo che hanno esaurito gli altri ammortizzatori sociali.

“La settimana prossima firmeremo con le banche l'allargamento dell'accordo - ha spiegato il presidente della Provincia di Verona, Giovanni Miozzi -. Ogni volta che la Provincia ha interpellato le tre banche su questioni delicate come queste sono sempre state al nostro fianco. Il dato preoccupante che emerge è che a Verona la situazione occupazionale è sempre più pesante, con un numero sempre maggiore di famiglie che risentono degli effetti della crisi e alle quali stiamo cercando di dare risposte concrete”.

Soddisfazione anche da parte dell'assessore Sachetto, che ribadisce "la massima disponibilità da parte delle banche che erogheranno, già dalla settimana prossima, gli stipendi senza chiedere ai lavoratori il pagamento di alcun interesse". La Provincia si fa così garante dell'accordo con gli istituti di credito e, nel caso ci fosse qualche eventuale spesa di istruttoria, sarebbero gli uffici dell'ente a farsene carico. I primi lavoratori ad usufruire di questo accordo saranno i circa 40 dipendenti veronesi dell'impresa Mazzi, senza stipendio da novembre. "Da agosto - conclude Sachetto - toccherà ai 51 lavoratori della BPW, per i quali abbiamo appena raggiunto l'accordo a Venezia sulla cassa in deroga".

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