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Venerdì, 19 Aprile 2024

Passaggio generazionale: aziende, genitori e figli. La testimonianza di Giovanni Rana

"Conta la passione. - ha spiegato il Cavaliere del lavoro Giovanni Rana - Mio figlio da piccolo faceva i compiti in portineria, ora è a capo di un’azienda con oltre 3.000 dipendenti. Quando è cresciuto ed è entrato in azienda è stato uno dei giorni più belli della mia vita"

Il tema del passaggio generazionale è, al giorno d’oggi, argomento di forte criticità ed è ancora un vero e proprio tabù per tutte le aziende a gestione familiare arrivate alla seconda, terza o successiva generazione imprenditoriale, per le quali il ruolo del manager e quello dell’imprenditore spesso coincidono. Secondo il rapporto ISTAT del 2017, una grande impresa su due in Italia resta a controllo familiare. In metà delle imprese osservate, i top manager hanno un'età media tra 41 e 50 anni e in 4 imprese su 10 hanno tra 51 e 60 anni. Quelle con top manager più giovani (40 anni o meno) sono solo il 3,7% del totale, mentre nel 6,5% delle imprese i top manager superano i 60 anni. 

Proprio per affrontare preventivamente e con coscienza il tema del passaggio generazionale per la tutela delle aziende, la Sezione regionale Aiop Giovani del Veneto, grazie al contributo delle Sedi della Campania e del Lazio, ha organizzato lo scorso venerdì 5 ottobre 2018 presso l’Hotel “Due Torri” di Verona un momento di confronto tra genitori e figli titolari di aziende, per portare a conoscenza di tutti gli associati, gli strumenti disponibili per una corretta pianificazione e gestione del processo della successione in azienda.

Un esempio di passaggio generazionale di successo è stato portato da Giovanni Rana che ha ribadito quanto importante sia la passione che deve essere trasmessa ai propri figli. «Mio figlio, che da 10 anni è amministratore delegato dell’azienda e mi ha superato nel modo più assoluto, aveva la passione per questo lavoro fin da piccolo. Quando faceva le scuole medie veniva in portineria a fare i compiti; voleva vedere come si facevano i tortellini, era curioso! Quando è cresciuto ed è entrato in azienda è stato uno dei giorni più belli della mia vita - ha detto il cav. Giovanni Rana con voce commossa - Posso ritenermi fortunato. Per me è stato facile ma sono a conoscenza di altri colleghi che hanno anche due o tre figli e mi raccontano di problemi importanti. Purtroppo alcune aziende, che sono in alcuni casi un modello meraviglioso per il Paese, stanno soffrendo proprio a causa del passaggio generazionale».

Convegno Passaggio generazionale

Un vero e proprio momento di confronto tra tutti gli associati Aiop, che ha visto coinvolti come relatori i professionisti dello Studio Tavecchio, Caldara e associati di Milano. «Il passaggio generazionale rappresenta un momento cruciale per la vita delle nostre aziende e, come tale, se non ben gestito, può generare una ferita umana e familiare nell'impresa. - ha detto Francesca Puntin, Presidente Aiop Giovani Veneto - Ciò che auspico è il passaggio generazionale che non venga concepito come un mero passaggio di diritto, ma come un passaggio di responsabilità, doverosa nei confronti dei nostri collaboratori, della collettività e nei confronti delle nostre famiglie, che ci hanno dato le basi per poter sviluppare un futuro di success». 

«Passaggio generazionale in un'azienda non significa solo trasferimento di competenze ma grande responsabilità. Vuol dire tutelare l’integrità e la continuità dell’impresa per salvaguardare posti di lavoro e nel caso delle aziende che operano in ambito sanitario anche responsabilità verso la collettività che beneficia di servizi necessari per la salute e il benessere delle persone», ribadisce Matteo Geretto Vice Presidente Aiop Giovani Veneto e Responsabile Marketing e Comunicazione della Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier (TV). «Noi come Casa di Cura nel 2017 abbiamo avuto un aumento del personale dipendente di oltre il 4 %. La lungimiranza di chi ha diretto finora l'azienda deve poter continuare per affrontare un futuro che vedrà fortunatamente l'innalzamento dell'aspettativa di vita e quindi una maggiore attenzione alla salute» ha detto Matteo Geretto.

Alle dichiarazioni del Presidente del Veneto, si sono aggiunte quelle di Gaia Garofalo, Presidente Aiop Giovani Lazio: «Abbiamo a che fare con un processo delicato nelle aziende a carattere familiare, poiché implica il trasferimento da una generazione all’altra di un patrimonio di competenze e relazioni acquisite in anni di esperienza. É un momento ad alto rischio perché, se non viene gestito correttamente e soprattutto per tempo, può mettere a repentaglio la continuità aziendale e numerosi posti di lavoro».

Per tali motivi, è fondamentale che il passaggio sia preceduto da una fase di pianificazione della successione che eviti di rendere la stessa un momento critico della vita aziendale e familiare e, anzi, ne assicuri la continuità e lo sviluppo in un clima di equilibrio. Risulta perciò, fondamentale coinvolgere nel processo di pianificazione successoria tutti i membri della famiglia, avviando una comunicazione efficace e veicolata da professionisti competenti.

Nel ribadire l’importanza che la successione venga preparata congiuntamente dalle due generazioni coinvolte, Beniamino Schiavone, Presidente Aiop Giovani Campania ha dichiarato: «Il passaggio generazionale è un momento cruciale per le aziende, specialmente per quelle a conduzione familiare che in Italia sono più di due terzi. In questa fase, si gettano le basi per il futuro, per cui sarà indispensabile curare ogni particolare per rendere il processo fluido e garantire stabilità all'impresa. La staffetta tra genitori e figli è senz'altro un’opportunità che rappresenta un mix tra due generazioni a confronto, dove possono incontrarsi innovazione e tradizione, elementi fondamentali per la longevità e la crescita delle aziende».

Infine, si è aggiunto il plauso per l’iniziativa del Presidente nazionale Aiop Giovani, Michele Nicchio che ha precisato in chiusura dei lavori come: «In un contesto nazionale, caratterizzato da più del 70% delle nostre PMI a matrice familiare e guidate da un leader di età superiore ai 70 anni, quello del passaggio generazionale rappresenta un processo programmatico delicato ed al tempo stesso fondamentale per garantire, ed anzi facilitare, non solo la prosecuzione, ma anche lo sviluppo e la crescita delle nostre aziende. Per questo, il mio plauso va alle sezioni Aiop Giovani e a tutti quanti hanno partecipato attivamente all’organizzazione di questo interessantissimo convegno».

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