Veronafiere, i soci approvano aumento di capitale da 30 milioni di euro
Il presidente Danese: «Premessa fondamentale per un percorso che porti a una conclusione positiva di questo lungo periodo di difficoltà». Il sindaco Sboarina: «La città non può fare a meno della sua fiera»
Si è tenuta oggi, 15 aprile, l'assemblea straordinaria dei soci di Veronafiere, i quali hanno deliberato un aumento di capitale pari a 30 milioni di euro. Risorse che serviranno a sostenere la ripartenza di una società pesantemente penalizzata dalla crisi connessa all'emergenza coronavirus. Il piano dell'azienda prevede di uscire dalla crisi in questo 2021, immaginato come un anno di transizione verso un 2022 che dovrebbe essere l'anno della ripresa per tornare nei due anni successivi ai livelli raggiunti dal sistema fieristico veronese negli anni per-Covid.
«Il voto unanime dei soci - ha commentato ad Ansa il presidente di Veronafiere Maurizio Danese - è la premessa fondamentale per iniziare un percorso che porti a una conclusione positiva di questo lungo periodo di grave difficoltà. Veronafiere, come tutto il sistema fieristico mondiale, sta ancora pagando un duro prezzo a causa della pandemia di Covid-19. Un evento drammatico che da fine febbraio del 2020 a oggi continua a condizionare l'attività degli eventi in presenza, con particolare riguardo alle rassegne di carattere internazionale, leve di politica industriale per la bilancia commerciale e per l'export del sistema paese».
«La città non può fare a meno della sua fiera e dal 1898 mai come oggi è il momento di finirla con le chiacchere e di dimostrarlo con i fatti - ha commentato il sindaco di Verona Federico Sboarina - Spetta adesso ai soci mettere benzina nel motore di Veronafiere perché le famiglie e il tessuto economico cittadino possano continuare a crescere insieme a una delle eccellenze scaligere. Il radicamento territoriale infatti è un valore non barattabile. Con le sue manifestazioni storiche, da presidiare e valorizzare ancora di più, la fiera ha permesso alla nostra città di elevarsi a livello internazionale, oltre a generare in città un indotto annuo di 800 milioni di euro portando un milione e mezzo di visitatori. L'aumento di capitale deciso oggi serve al rafforzamento e al miglioramento della società, nel farlo non accettiamo condizioni di nessun tipo. L'interesse dei soci è di avere un'azienda sempre più performante che sta ai livelli alti del mercato mondiale, ma ben salda sul territorio».