Lo scorso mercoledì, 13 aprile, è cambiata la guida di Fipe Confcommercio Veneto, la federazione che rappresenta i pubblici esercizi. Dal 2004 l'associazione era stata presieduta dal padovano Erminio Alajmo, che ora lascia il posto al veronese Paolo Artelio, presidente della Fipe Confcommercio scaligera. «Ringrazio i colleghi per la fiducia che mi è stata accordata - ha dichiarato Artelio - La nostra categoria è generalmente riconosciuta per la sua presenza capillare su tutto il territorio veneto. È un patrimonio di questa regione. Mutuando lo spot di una felice reclame di questo periodo, potremmo dire che i pubblici esercizi del Veneto, sono il Veneto. Scheletro dell’economia regionale. Luogo del tempo libero. Attrazione per il turismo in ogni contesto: dai centri urbani al mare e alla montagna, fino alle città d’arte e ai laghi».

Fipe Veneto conta più di 26mila locali, per un fatturato di oltre 6 miliardi di euro, 126mila occupati e un monte stipendi e salari di 1,2 miliardi di euro. «Il mio impegno - ha sottolineato Artelio - sarà di traghettare la nostra barca alla fine di questa tempesta perfetta che è la combinazione tra l'emergenza sanitaria ed i contraccolpi della guerra in Ucraina. Lavoreremo tutti uniti, con la forza del nostro sistema».

A salutare l'avvicendamento è stato il presidente di Confcommercio Veneto Patrizio Bertin: «Un grazie doveroso e pieno a Erminio Alajmo per il lunghissimo incarico svolto con passione e dedizione. Ed un "in bocca al lupo" altrettanto forte a Paolo Artelio che arriva in un momento delicato per le note situazioni. Il cambiamento s'innesta lungo un percorso tracciato, segnando un momento di crescita di una categoria, quella dei pubblici esercizi, attesa da tante da sfide».