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Alla guida di Coldiretti Verona il più giovane presidente a livello nazionale

Alex Vantini è stato nominato per acclamazione all’unanimità dall’assemblea formata dai presidenti di sezione, dopo le dimissioni di Daniele Salvagno

Coldiretti Verona ha un nuovo presidente. A guidare l’associazione scaligera da sabato pomeriggio è Alex Vantini, nominato per acclamazione all’unanimità dall’assemblea formata dai presidenti di sezione, a seguito delle dimissioni di Daniele Salvagno. Salvagno ha infatti accettato l’incarico di presidente nazionale dell’Epaca, che è tra i primi patronati in Italia per numeri e servizi. Rimangono invariati gli altri incarichi all’interno della giunta e del consiglio di Coldiretti Verona fino alla scadenza nel 2023.
Di seguito infine è stata celebrata nella chiesa di San Fermo la 71ª Giornata del Ringraziamento provinciale.

Alex Vantini, 30 anni, è attualmente il più giovane presidente provinciale di Coldiretti a livello nazionale. Sposato, laureato in economia e marketing del settore agroalimentare, dal 2019 Vantini è vicepresidente nazionale di Giovani Impresa Coldiretti che dal 2015 guida a livello regionale e provinciale. Titolare di un’azienda agricola che produce ortofrutta in zona Basson nel Comune di Verona, è socio fondatore della Cooperativa Agricola “Ragazzi di Campagna” focalizzata nella vendita diretta di prodotti agroalimentari locali in due botteghe dislocate sul territorio. Dal 2020, Vantini è presidente del Consorzio di Bonifica Veronese.

«Sono molto contento e onorato di assumere l’incarico di presidente provinciale della Coldiretti. Sono consapevole che la nostra Federazione sia tra le più importanti a livello nazionale per la varietà delle eccellenze agroalimentari con un export che vale oltre 1,7 miliardi di euro nel primo semestre 2021. L’agricoltura veronese è un fiore all’occhiello dell’Italia per numerose colture dal vino alla frutta, dal settore lattiero caseario a quello zootecnico specie per le carni bianche, dall’olio ai tabacchi e ai cereali. Il mio impegno sarà quello di lavorare in squadra con i dirigenti di Coldiretti per recuperare, dopo il periodo della pandemia del Covid-19, il protagonismo del settore primario scaligero in tutte le filiere agroalimentari della produzione, trasformazione e distribuzione dei prodotti, in una chiave moderna, sostenibile e con alto valore aggiunto anche per il consumatore finale. Il mio obiettivo è quello dare continuità al lavoro iniziato da chi mi ha preceduto cercando di rafforzare il senso di appartenenza alla nostra associazione che ha sempre più influenza sull’agenda della politica agricola nazionale», ha detto Vantini in assemblea.
Il neopresidente ha aggiunto: «Dobbiamo quindi riportare l’agricoltura veronese al centro della discussione politica proprio in un momento in cui anche il nostro settore sta risentendo fortemente dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dei cambiamenti climatici. L’impennata del costo del petrolio e il rincaro dei carburanti spingono al raddoppio il costo delle semine e hanno un effetto valanga lungo l’intera filiera, dal campo alla tavola, per la tenuta dei bilanci delle aziende e per le forniture alimentari in settori deficitari, dal grano alla carne fino al latte. I cambiamenti climatici dimostrano una sempre maggiore tendenza del clima alla tropicalizzazione con nubifragi, trombe d’aria, bombe d’acqua e grandinate tanto da rendere insufficienti anche le reti di protezione creando continui danni alle nostre produzioni. Basti pensare alle gelate dei primi giorni di aprile che hanno fortemente ridotto, e in alcuni casi azzerato, le produzioni di frutta e alle grandinate che hanno colpito a macchia di leopardo le campagne. Diventa allora fondamentale una maggiore attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. Un’altra problematica molto sentita dagli agricoltori è quella della fauna selvatica. Lupi, cinghiali e nutrie hanno causato in questi anni ingenti danni alle imprese agricole dalla montagna alla pianura. Un vero e proprio fenomeno incontrollato che è diventato un problema di ordine pubblico e sicurezza. Gli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli allevati e causano incidenti stradali, non rappresentano più solo una questione di risarcimenti, ma è diventato un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione. È quanto mai necessario intervenire in modo concertato tra Ministeri e Regioni per avviare un piano di contenimento efficace».

Alex Vantini-2

Daniele Salvagno ha evidenziato: «Con lo spirito che mi ha sempre guidato in questi anni, mi sono reso disponibile all’incarico che la Coldiretti mi ha proposto, grato della fiducia che ancora una volta mi è stata riservata. Sono onorato ed entusiasta di poter continuare a dare il mio contributo in un ambito, quello sociale, in cui Coldiretti da sempre spicca per sensibilità e spirito di iniziativa. Continuerò altresì a dare il mio contributo anche sul nostro territorio mantenendo la carica di Presidente di Grezzana, ma ho rimesso nelle mani dell’Assemblea dei presidenti la scelta del presidente provinciale, essendo le due cariche incompatibili tra loro. Rivolgo i miei più sinceri auguri di buon lavoro al nuovo presidente Alex Vantini, che grazie alla competenza e spirito di iniziativa saprà svolgere il nuovo incarico in modo eccellente».

«Ai tanti aspetti virtuosi dell’agricoltura veneta, oggi si aggiunge il record del più giovane presidente di Coldiretti provinciale d’Italia. Una gran bella notizia. Auguri di buon lavoro ad Alex Vantini, a soli 30 anni eletto Presidente di Coldiretti Verona».
Così, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è complimentato con il neo presidente Vantini. «L’agricoltura veneta segna di anno in anno successi di qualità e quantità produttiva, ma ha un gran bisogno di giovani che se ne occupino – aggiunge Zaia – e Vantini, già dal 2019 vicepresidente nazionale di Giovani Impresa Coldiretti, che dal 2015 guida a livello regionale e provinciale, è un simbolo dell’agricoltura veneta presente e futura. Un’agricoltura – conclude il Governatore – che in Veneto ha saputo passare gradualmente dai tempi eroici dei nostri nonni a quelli di oggi, dove un giovane agricoltore porta con sé, oltre alla passione per la terra, anche conoscenze tecniche e scientifiche, studi elevati, capacità e voglia d’innovazione, sensibilità spiccata per l’ecocompatibilità».

La Giornata del Ringraziamento

La Giornata del Ringraziamento provinciale si è svolta nella Chiesa di San Fermo con la Santa Messa officiata dal Vescovo, Monsignor Giuseppe Zenti. Presenti Autorità civili, militari oltre ai presidenti di sezione Coldiretti. La tradizionale ricorrenza è stata festeggiata a numero chiuso, per rispettare le norme di sicurezza anti Civid-19.

«Dobbiamo ringraziare Dio per quanto ricevuto - ha detto il Vescovo Zenti durante l’omelia, aggiungendo -. È stata un’annata complessa per la pandemia e anche il settore agricolo ne ha risentito. Ma gli agricoltori hanno un coraggio esemplare e non cedono mai. Pensano che l’anno prossimo andrà meglio e intanto lavorano. La loro forza è rappresentata dall’amore che hanno per la famiglia insieme con la fede in Dio. Sono risorse inesauribili che sanno affrontare disagi e difficoltà e fanno guardare oltre le siepi dell’oggi ossia le difficoltà che potrebbero scoraggiare. Il mondo dell’agricoltura, tutto da scoprire, va sempre oltre la siepe e guarda l’orizzonte».

«La Giornata del Ringraziamento è una ricorrenza importante ma, date ancora le limitazioni per la pandemia, abbia dovuto tenere l’ingresso contingentato. Quest’anno vogliamo non solo ringraziare per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sulla nuova annata, come fanno gli agricoltori di Coldiretti dal 1951 in tutta Italia, ma anche celebrare la ripartenza delle attività produttive del settore primario dopo il periodo particolarmente difficile per la pandemia mondiale. C’è stata una significativa ripresa di vari settori, tra cui quello agrituristico sia per gli alloggi che la ristorazione. A maggio abbiamo inoltre inaugurato il Mercato Coperto in centro città per avvicinare i cittadini e i turisti alle produzioni agricole locali non solo da acquistare ma anche da degustare in loco o da asporto con un buon riscontro», ha precisato Giuseppe Ruffini, direttore di Coldiretti Verona.

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