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Congelato l'affare tra Agsm-Aim e Compago, Tommasi: «In arrivo importanti decisioni»

L'acquisizione del 35% della holding milanese è stato stoppato dopo l'annuncio e dopo i dubbi sollevati dai vicentini. Al sindaco di Verona potrebbe essere stato servito l'assist per rinnovare un cda nominato da Sboarina

Due mesi fa l'annuncio dell'acquisizione, poi lo stop ed ora l'attesa per delle «importanti decisioni». L'acquisizione della holding milanese Compago rischia di trasformarsi in un assist per il sindaco di Verona Damiano Tommasi, il quale potrebbe sfruttare l'occasione per rinnovare il consiglio di amministrazione di Agsm-Aim. Un cda che era stato formato dal suo predecessore Federico Sboarina e quindi dal peso politico inverso alla giunta e alla maggioranza attualmente al potere in città.

L'affare sembrava concluso ed Agsm-Aim lo aveva annunciato a settembre: «Il gruppo, attraverso la controllata Agsm-Aim Energia, ha raggiunto l'accordo per l'acquisizione del 35% di Compago, holding di partecipazioni che controlla diverse società, tra cui Compagnia Energetica Italiana, attiva nel business della vendita di energia elettrica e gas. Agsm-Aim Energia opererà in qualità di partner industriale di Compago e l'operazione consentirà di superare il target di un milione di clienti, centrando l'obiettivo previsto nel Piano Industriale al 2024. Inoltre, le competenze di Compago consentiranno di allargare il perimetro di servizi offerti, anche ai clienti Agsm-Aim».

L'operazione ha avuto però una brusca frenata, soprattutto in seguito alle segnalazioni giunte da Vicenza. Sono stati sollevati dubbi sulla bontà strategica dell'acquisizione di una società commerciale attiva nel mercato del gas e dell'energia proprio in un periodo in cui i prezzi di quel mercato sono altamente suscettibili. Dubbi che hanno messo congelato l'accordo ed hanno portato alla revoca delle deleghe all'amministratore delegato di Agsm-Aim Stefano Quaglino.
Ma da Vicenza soffia un vento ancora più deciso. Un vento che potrebbe spazzare via non solo Quaglino, ma l'intero consiglio di amministrazione, essendo venuto meno il rapporto di fiducia con i due soci che controllano Agsm: il Comune di Verona e il Comune di Vicenza.
«La situazione in Agsm Aim è delicata e complessa», ha commentato il sindaco di Verona Damiano Tommasi, il quale potrebbe cogliere al balzo l'occasione di azzerare un cda non scelto da lui ma da Federico Sboarina, ex sindaco di Verona battuto alle elezioni proprio da Tommasi. Il primo cittadino, però, non ha fatto trapelare nulla se non la volontà di prendere «importanti decisioni per tutelare un patrimonio della città nel rispetto della volontà politica e del progetto industriale espressi dalle amministrazioni di Verona e Vicenza. Le notizie scomposte di questo ultimo periodo devono trovare risposta in atti e iniziative rispettosi dei ruoli, delle regole e delle responsabilità».

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