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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Garda / Via S. Bernardo

Albergatori: «Più controlli contro abusivismo e applicare norma "Salva Venezia" sul Garda»

Lettera del presidente di Federalberghi Garda Veneto ai sindaci dei comuni vicini al lago: «Offerta turistica extra-alberghiera va regolamentata per arginare insicurezza, concorrenza sleale, evasione fiscale e spopolamento dei centri storici»

Il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni ha recentemente scritto una lettera ai sindaci dei comuni veronesi bagnati dalle acque del lago e a quelli dell'entroterra gardesano. In rappresentanza della categoria, De Beni ha chiesto ai primi cittadini di non sottovalutare il fenomeno degli affitti turistici brevi non imprenditoriali e di affrontarlo con determinazione. E un modo per affrontarlo potrebbe quello di attivare una rete di controlli incrociati tra amministrazioni locali e forze dell'ordine. Oppure, di applicare la cosiddetta norma "Salva Venezia" anche sul territorio del Garda Veneto.

«Non siamo contrari ad altre forme di ricettività - ha commentato il nostro presidente Ivan De Beni - tanto più che Federalberghi Garda Veneto ha tra i suoi soci molti esercizi extra-alberghieri, ma questo tipo di offerta turistica va regolamentata. Chi si avvicina a questa forma di prodotto turistico deve mettersi in regola: dalle comunicazioni alle amministrazioni comunali al pagamento della tassa di soggiorno e dei vari oneri fiscali. Per questo auspichiamo che vi siano maggiori controlli, arginando così tutte quelle opacità che hanno reso possibile nel tempo una proliferazione indiscriminata di queste realtà, dando luogo a concorrenza sleale, evasione fiscale, spopolamento dei centri storici, mancanza del rispetto delle regole di sicurezza».

Nella lettera, De Beni cita i numeri dell'Osservatorio del Turismo del Garda Veneto su elaborazione dati Airdna Marketminder, secondo cui solo sul portale Airbnb sono presenti sulla più di 3.500 annunci, l'88,1% dei quali si riferiscono a interi appartamenti e il 74,3% sono pubblicati da gestori di più alloggi. «Non è vero - scrive il presidente di Federalberghi Garda Veneto - che si condivide l’esperienza con il titolare, né che si tratta di attività occasionali o forme integrative del reddito. Sono attività economiche a tutti gli effetti».

De Beni, infine, conclude il suo messaggio ai sindaci gardesani, suggerendo di adottare una strategia di controlli incrociati per stanare le locazioni abusive, ma anche di estendere la norma "Salva Venezia" al territorio del Garda. «La norma dà ai Comuni la facoltà di predisporre un regolamento con cui stabilire un limite massimo al numero di immobili che possono essere affittati in forma non imprenditoriale e fissare una durata massima delle locazioni brevi», ha spiegato De Beni.

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