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Cucina Erbè

Le ricette della tradizione veronese: pesce gatto in umido

Questo animale predilige le zone con acque poco profonde e fondo fangoso, dove vive in zone ricche di vegetazione e si infossa durante la stagione fredda: questo piatto infatti trova la sua origine nelle zone della Bassa

Il pesce gatto popola corsi d'acqua lenti, paludi, stagni o laghi, prediligendo acque poco profonde e fondo fangoso, ricche di vegetazione, dove può infossarsi nel corso della stagione fredda. Questa specie ittica quindi la si può trovare in diverse zone della provincia, come ad esempio la Bassa Veronese, luogo d'origine di questa particolare ricetta. 

GLI INGREDIENTI: 

  • 4 pesci gatto; 
  • 300 grammi di pomodori pelati; 
  • 1 cipolla; 
  • 1 costa di sedano; 
  • 1 spicchi d'aglio; 
  • prezzemolo; 
  • 4 cucchiai di aceto di vino bianco; 
  • 4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva. 

PER FRIGGERE: 

  • 1 litro d'olio di semi di arachide; 
  • 100 grammi di farina; 
  • sale. 

IL PROCEDIMENTO: Eviscerate i pesci, squamateli, eliminate testa e pinne quindi lavateli con cura e metteteli a sgocciolare. Infarinateli, quindi friggeteli in abbondante olio portato a temperatura, passateli su carta assorbente da cucina perché perdano l'unto in eccesso, salateli e lasciateli al caldo. In una padella capiente soggriggete lo spicchio d'aglio nell'olio. Eliminate l'aglio appena è dorato e aggiungete sedano e cipolla tritati grossolanamente. Fate rosolare poi unite i pomodori sgocciolati dal liquido di conservazione e tagliati a pezzetti. Fate sbollire per mezzora poi adagiatevi i pesci fritti in precedenza e lasciate sul fuoco per un'altra mezzora. Prima del termine della cottura regolate di sale, spolverizzate con prezzemolo tritato e spruzzate con l'aceto. Portate in tavola i pesci bollenti accompagnati da polenta morbida. 

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