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Incidenza positività, qual è oggi la situazione in Veneto e quali sono le regole della zona bianca

Come funziona la zona bianca? Quali le regole per gli spostamenti e perché il coprifuoco sparisce? Le discoteche riaprono? Ecco cosa deve accadere perché il Veneto diventi zona bianca dal 7 giugno

Così come anticipato negli scorsi giorni e confermato anche ufficialmente quest'oggi dal presidente del Veneto Luca Zaia, il Veneto ha ormai iniziato il conto alla rovescia per fare il suo agognato ingresso nella zona bianca, vale a dire l'area dove le misure anti Covid sono ridotte al minimo e la quotidianità di ciascun cittadino potrà, più o meno, tornare ad un sorta di quasi normalità. Il nuovo decreto-legge approvato lunedì dal Consiglio dei ministri ha modificato i parametri per l'ingresso in ciascuna fascia "colorata" e a risultare fondamentale già dal prossimo monitoraggio sarà non più tanto l'indice Rt, quanto invece l'incidenza settimanale di positività, cioè il numero di casi positivi al virus riscontrati ogni 100 mila abitanti negli ultimi sette giorni. Se per tre settimane consecutive tale parametro si assesterà al di sotto della soglia dei 50 casi, allora una Regione potrà fare il suo ingresso in zona bianca.

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Come è messo il Veneto? Abbastanza bene. Il monitoraggio di venerdì scorso indicava un'incidenza di positività in calo rispetto alla settimana prima, passando da 97 a 68 casi ogni 100 mila abitanti. Ma il dato ancora più importante è che, ad esempio, il valore ad oggi più aggiornato, cioè quello di ieri (17 maggio) ci dice che il Veneto ha un'incidenza di positività compresa tra i 25 e i 50 casi ogni 100 mila abitanti, così come risulta dall'analisi dell'Istituto superiore di sanità (vedi figura sotto). Questo significa dunque che se nel monitoraggio di venerdì 21 maggio tale parametro sarà confermato al di sotto dei 50 casi, al Veneto saranno sufficienti altre due settimane trascorse con un valore inferiore a tale livello per arrivare al monitoraggio di venerdì 4 giugno ed essere classificato in zona bianca.

 Incidenza positività Veneto - 17 maggio 2021

Incidenza positività Veneto - 17 maggio 2021 - fonte ISS

Le altre Regioni che ambiscono a tale traguardo, oltre al Veneto, sono l'Abruzzo, il Friuli Venezia Giulia, la Liguria, il Molise e la Sardegna. Se effettivamente il Veneto sarà classificato zona bianca nel monitoraggio del 4 giugno, l'applicazione delle misure meno restrittive previste in tale area avverrà da lunedì 7 giugno. Lo stesso governatore Luca Zaia questa mattina su Canale 5 ha spiegato:

«Noi dovremmo essere già con 50 positivi su 100 mila abitanti da questa settimana, quindi un'incidenza sotto i 50 casi. Ripetuta questa incidenza per tre settimane [la prima settimana sarebbe quella che sta trasccorrendo fino al monitoraggio di venerdì 21 maggio, ndr] fa scattare la zona bianca e se così accadrà vuol dire che dal 7 giugno noi saremo zona bianca, ed essendo zona bianca sparisce il coprifuoco, si torna alla normalità».

La disposizione in oggetto è infatti prevista dall'Art. 7 del Dpcm 2 marzo 2021, dove si legge inoltre che, come correttamente ricordato dal governatore del Veneto, in area bianca il coprifuoco non esiste. Pertanto, se per la zona gialla col nuovo decreto-legge si prevede l'abolizione del coprifuoco dal 21 giugno (oltre all'inizio posticipato alle ore 23 dal 18 maggio e alle ore 24 dal 7 giugno), il Veneto potrebbe anticipare le cose nel momento in cui venga effettivamente classificato in zona bianca dalla prima settimana di giugno, poiché in tal caso per i veneti già dal 7 giugno il coprifuoco cesserà di sussistere.

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Le regole principali delle zona bianca

Quali sono dunque le regole della zona bianca? Il meccanismo è abbastanza semplice ed è descritto sempre dall'Art. 7 del Dpcm 2 marzo 2021 che, in mezzo a tanti decreti-legge, continua oggi ad emanare la sua ombra lunga: il comma 1 ci dice che nelle Regioni individuate zona bianca, «cessano di applicarsi le misure di cui al Capo III relative alla sospensione o al divieto di esercizio delle attività ivi disciplinate». Le menzionate «misure di cui al Capo III» altro non sono che le regole della zona gialla, dunque, possiamo dire che le norme dell'area bianca consistono nella cessazione delle disposizioni dell'area gialla, e tra queste vi è appunto la misura del "coprifuoco" che, infatti, nel Dpcm 2 marzo 2021 compare solo dal Capo III in poi, in particolare all'Art. 9 comma 1. 

Tutto questo però non significa che in zona bianca non ci siano più regole anti Covid. In realtà vi sono, ma si riducono essenzialmente al rispetto del distanziamento interpersonale tra non conviventi, all'utilizzo obbligatorio delle mascherine con eccezioni in alcune particolari circostanze e, infine, soprattutto al rispetto delle misure anti contagio previste «dai protocolli e dalle linee guida» approvati per i vari settori e le attività più disparate. Per quanto riguarda l'uso della mascherina, va ricordato che, da Dpcm, «non vi è obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi». Questo significa che se si è da soli con persone conviventi, cioè che abitano con noi nella stessa casa (non vuol dire parenti!), la mascherina si può non indossare, così come mentre si mangia o beve in un locale è possibile non indossarla, oppure mentre si effettua attività sportiva. Tutte cose queste ultime che, in realtà, valgono pure per la zona gialla.

Faq zona bianca

Faq zona bianca

Gli spostamenti, invece, a differenza che in quella gialla, in zona bianca sono liberi e a tutte le ore proprio perché non c'è il coprifuoco, sia dentro il Comune che tra Comuni diversi, così come tra Regioni diverse che siano parimenti zona bianca. Se invece si va da una Regione zona bianca ad un'altra che sia zona gialla, bisognerà rispettare fino al 21 giugno l'orario di coprifuoco nella Regione zona gialla, ma comunque gli spostamenti tra Regioni bianche e gialle sono parimenti ammessi anche per finalità turistiche o qulunque altro genere di motivi. 

Anche la visita a casa di parenti ed amici in zona bianca tornerà ad essere libera, cioè senza più alcun tipo di vincolo circa il quando ed il come possa essere compiuta. Al contrario, va forse ricordato, in zona gialla è invece previsto che fino al 15 giugno 2021 la visita a casa di amici o parenti si possa fare solo una volta al giorno e spostandosi al massimo in quattro persone nel rispetto degli orari di coprifuoco (per quanto questi ultimi, come detto, siano destinati a cambiare dal 28 maggio - inizio alle ore 23 - e poi dal giorno 7 giugno - inizio dalle ore 24 - in zona gialla).

L'Art. 7 del Dpcm prevederebbe poi delle restrizioni ulteriori che però sono state, quasi tutte, superate dai successivi decreti-legge. Ad esempio, sarebbe prevista la sospensione di fiere, congressi e vietata la partecipazione del pubblico agli eventi sportivi. In realtà, come si è visto altrove, le "riaperture" decise dal governo prevedono che già in zona gialla si possa tornare negli stadi all'aperto dall'1 giugno e anche in quelli al chiuso dall'1 luglio, così come che le fiere ripartano dal 15 giugno ed i congressi dall'1 luglio. Ciò che la zona bianca invece prevede quale restrizione che, ad oggi, ancora non è stata superata, è la sospensione delle «attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso». Su questo, eventualmente, dovrebbe intervenire di nuovo in un prossimo futuro il governo Draghi e, se dovessimo fare una previsione, è assai probabile che ciò avvenga per l'estate (salvo scongiurabili cataclismi epidemiologici), quantomeno nelle discoteche all'aria aperta.

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