rotate-mobile
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Come cambiano le regole anti Covid per le Regioni che passeranno dalla zona bianca a quella gialla

Spostamenti, mascherine, numero commensali al chiuso, capienza stadi e palazzetti, ecco cosa cambia se una Regione passa in zona gialla

La curva epidemiologica nel nostro Paese prosegue nella sua lenta ma costante crescita. Il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha detto che la sua Regione «è vicina alla zona gialla», così come ad avere dati in peggioramento è la Provincia Autonoma di Bolzano. Per quanto riguarda il Veneto, il governatore Luca Zaia anche oggi, lunedì 15 novembre, ha ribadito la sua pacata preoccupazione dinanzi ad un trend in peggioramento e alle previsioni che per la nostra Regione indicano tra due settimane il raggiungimento di circa un centinaio di posti letto Covid occupati per quel che riguarda le terapie intensive negli ospedali.

Insomma, al momento l'Italia è ancora tutta zona bianca, ma appare oramai evidente che di qui alle prossime settimane potrebbero esservi alcune Regioni che si vedranno costrette al cambio di fascia. Vediamo allora di seguito quali sono le regole attualmente previste per la zona gialla.

Monitoraggio nazionale Covid: quanto è lontana la zona gialla per il Veneto?

Quando scatta la zona gialla

Detto in breve, il passaggio dall'area bianca alla zona gialla si determina quando in una Regione d'Italia si verificano i seguenti tre fattori concomitanti: incidenza di positività settimanale superiore ai 50 casi ogni 100 mila abitanti, tasso di occupazione dei posti letto Covid in area non critica oltre il 15% e tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive oltre il 10%.

Per quanto riguarda i dati del Veneto nell'ultimo monitoraggio nazionale di venerdì 12 novembre, sulla cui scorta vengono determinati i cambi di colore delle Regioni, la situazione era la seguente: incidenza di positività settimanale pari a 115,3 casi ogni 100 mila abitanti, tasso di occupazione in area non critica pari a 3,8% e nelle terapie intensive pari a 5,2%.

Covid, previsioni per il futuro: niente lockdown di Natale, ma aspettiamoci novità sul green pass

Le norme della zona gialla

Spostamenti: green pass(partout)

A chi si trova in una Regione zona gialla sono consentiti tutti gli spostamenti senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso qualsiasi località della zona bianca e della zona gialla.

Chi è in zona gialla ed è anche in possesso di una certificazione verde Covid-19 valida, ovvero il cosiddetto green pass, può spostarsi senza limiti di orario verso tutto il territorio nazionale, quindi anche verso aree eventualmente arancioni o rosse e a prescindere dai motivi dello spostamento.

Resta poi sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione e anche per chi non è in possesso di green pass è possibile spostarsi senza limiti di orario verso le eventuali zone arancione e rossa, ma solo se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Mascherina: quando è obbligatoria?

La vulgata diffusa in queste ore su molti quotidiani vorrebbe che nel passaggio dalla zona bianca a quella gialla divenga obbligatorio indossare la mascherina sempre anche all'aperto oltre che al chiuso. In realtà le cose stanno diversamente. Innanzitutto bisognerebbe ricordare che già in zona bianca, oltre che negli spazi al chiuso, le mascherine devono essere obbligatoriamente indossate anche all’aperto «in tutte le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o siano possibili assembramenti o affollamenti (per esempio quando si è in coda o ci si trova in un mercato o in una fiera)», ma anche «negli spazi all’aperto delle strutture sanitarie».

Fatta questa breve puntualizzazione, è evidente che in zona gialla la situazione sia praticamente molto simile per non dire la stessa. Infatti, ciò che le Faq ufficiali del governo ricordano in merito all'uso della mascherina in area gialla è che i dispositivi di protezione delle vie respiratorie «devono essere obbligatoriamente indossati in tutti i luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus) e in tutti i luoghi all'aperto». Tuttavia, poi nella stessa Faq si legge: «Non è obbligatorio indossare la mascherina, sia all’aperto che al chiuso, quando per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l'isolamento da persone non conviventi». In sostanza, anche in zona gialla se qualcuno passeggia in un luogo qualsiasi dove è possibile mantenere la distanza interpersonale da soggetti non conviventi, la mascherina è solo obbligato ad averla con sé per, all'occorrenza, utilizzarla, ma non è affatto costretto anche ad indossarla sempre solo perché si trova all'aperto. Scritta al rovescio, ma di fatto la disposizione è la medesima di quella prevista per l'area bianca.

Faq governo zona gialla - mascherina - Agosto Sicilia zona gialla-2

Bar e ristoranti

In zona gialla sono aperti i bar, i ristoranti e tutte le altre attività di vendita o somministrazione di cibi e bevande. Il consumo di prodotti al banco o all’aperto è consentito a tutti i clienti. Il servizio e il consumo al tavolo al chiuso è invece consentito solo ai clienti dotati di una certificazione verde valida o a quelli che ne siano esentati.

Le Faq del governo per la zona gialla non ne parlano esplicitamente, ma già lo scorso giugno si creò un mezzo pandemonio politico attorno alla regola dei "4 commensali" al massimo seduti allo stesso tavolo qualora non siano coviventi. La disposizione che discende dall'Art. 27 del Dpcm 2 marzo 2021 non parrebbe essere mai stata superata per la zona gialla e, dunque, tornerebbe ad essere valida (mentre al contrario era decaduta in area bianca).

In zona gialla, spiegano invece le Faq del governo, è consentita senza restrizioni la vendita di cibi e bevande da asporto. La permanenza all’interno dei locali è consentita anche ai clienti sprovvisti di certificazione verde valida, per il tempo necessario all’acquisto e al ritiro dei prodotti. A tali clienti resta comunque vietato usufruire del servizio al tavolo al chiuso. È sempre consentita la consegna di cibi e bevande a domicilio, nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

Sagre e fiere

L’accesso a sagre e fiere anche locali è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde Covid-19 in base all’articolo 9-bis del decreto-legge n. 52 del 2021

Discoteche chiuse in zona gialla

A differenza di quanto avviene in area bianca, le sale da ballo e le discoteche in una Regione zona gialla tornerebbero ad essere chiuse. La norma principale discende sempre dal Dpcm 2 marzo 2021, ma è stata anche ribadita dal successivo decreto-legge 8 ottobre 2021, n. 138 che all'Art. 1 dispone: «Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile  assicurare il rispetto delle condizioni di cui al  presente articolo, nonché, salvo quanto  previsto dal comma 1-bis per la zona bianca, le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati».

Capienza ridotta per il pubblico agli eventi sportivi

Se in zona bianca i limiti massimi di capienza sono fissati al 75% per gli eventi all'aperto e al 60% per quelli al chiuso, con il passaggio in zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima per le competizioni e gli eventi all’aperto e al 35% per quelli al chiuso. Naturalmente, anche in zona gialla è necessario il green pass per poter accedere agli eventi sportivi. 

Capienza ridotta per cinema e teatri

Le regole sulla capienza dei luoghi dello spettacolo corrispondono a quelle nei luoghi degli eventi sportivi, poiché normativamente vi si fa esplicito rinvio. Dunque, in zona gialla anche teatri, cinema e sale concerto vedrebbero imposti i medesimi limiti del 50% all'aperto e del 35% della capienza nominale massima al chiuso.

Utilizzo dell'auto con persone non conviventi

In zona gialla è possibile usare l'auto con a bordo persone che non siano conviventi con sé, purché «siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina». Per molti lettori sarà una vera sorpresa, ma questa disposizione si applica già anche in zona bianca, sulla carta perlomeno.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Come cambiano le regole anti Covid per le Regioni che passeranno dalla zona bianca a quella gialla

VeronaSera è in caricamento