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Cronaca

Zecca clandestina scoperta in provincia di Vicenza: la gestivano due veronesi

Le indagini dei carabinieri hanno portato all'arresto di un residente di Arcole e alla denuncia di un uomo di Zevio. I due stampavano banconote e valori bollati, e la perquisizione ha portato al sequestro di oltre due milioni di euro falsi. Sul muro un poster de "La banda degli onesti"

Che Verona sia città di artisti era cosa risaputa, ma sicuramente in pochi sospettavano che qualcuno avesse messo a frutto la sua abilità nella poco nobile disciplina della falsificazione. Un'operazione dei carabinieri del nucleo operativo di Valdagno ha infatti portato alla luce una vera e propria zecca clandestina, gestita da due scaligeri.

ALTO LIVELLO - L'indagine dei carabinieri ha portato all'arresto di una persona e alla denunciata di un’altra, oltre che al sequestro di due milioni di euro in banconote false e valori bollati, anch’essi falsi. Era da tempo che l’Arma stava cercando la tipografia e sono riusciti a localizzarla: qui venivano fedelmente riprodotte banconote da 50 euro, oltre a valori bollati e timbri a secco. Le banconote, di perfetta fattura, erano pronte per essere sottoposte ad ulteriori processi chimici per essere rese definitivamente simili a quelle genuine. Anche questa circostanza ha indotto i militari ad intervenire per evitare che i soldi falsi fossero introdotti nel mercato clandestino. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno anche trovato una piccola stampante laser usata per la riproduzione delle marche da bollo.

CATTURATO - Al momento dell’irruzione è stato arrestatoun uomo residente ad Arcole, sorpreso mentre era intento a stampare le banconote. Alle sue spalle campeggiava un poster del film "La banda degli onesti" con le immagini di Totò e Peppino de Filippo intenti a stampare banconote false. Successivamente è stato fermato ed identificato anche un residente di Zevio, ritenuto il vero e proprio tipografo della banda. Quest’ultimo avrebbe acconsentito a prestare la sua opera perché afflitto da problemi economici. L’uomo, al momento, è stato denunciato a piede libero poiché incensurato e non colto il flagranza di reato.

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