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Cronaca Centro storico / Via Giuseppe Mazzini

Immigrazione e polemiche. Zaia: "I centri d'accoglienza vanno fatti in Africa"

Mentre non si arresta il flusso di nuovi arrivi, si rinfoccola la polemica a livello istituzionale sulla gestione della redistribuzione dei profughi. Il Governatore Zaia lancia un appello ai sindaci e rilancia la proposta di creare "centri d'accoglienza in Africa"

L'immigrazione resta un tema caldo, anzi rovente, specie in Regione dove il dibattito su chi si debba effettivamente occupare della gestione dei profughi in arrivo, continua ad essere protagonista nella scena politica. Dal Governo alla Regione, dalla Regione ai Comuni, dai sindaci al Governatore Zaia, è un continuo rimbalzare delle responsabilità relative a una questione spinosa che stenta tuttavia, salvo casi troppo rari, ad essere presa in considerazione con la dovuta serietà. Così mentre gli sbarchi proseguono con un ritmo considerevole, la ridistribuzione sul territorio dei richiedenti asilo non cessa di costituire un problema dalle numerose incognite.

A Verona in questi giorni l'arrivo dei nuovi profughi è scandito al ritmo di circa 9 per volta, i quali finiscono poi con l'essere dirottati nelle varie, non molte purtroppo, strutture disponibili. A Costagrande la struttura è sfruttata a pieno regime, con il numero delle presenze che ha raggiunto quota 350, mentre i lavori alla palazzina che un tempo ospitava gli ufficiali della Nato sulle Torricelle non sono ancora partiti. La buona notizia è che non dovrebbe trattarsi di nulla di troppo complicato. A quanto pare infatti gli unici interventi necessari per rendere agibile l'alloggio, riguarderebbero l'impianto l'elettrico. Una volta ultimate le operazioni di manutenzione, la struttura potrebbe ospitare circa una sessantina di persone.

Nel frattempo il Governatore del Veneto Luca Zaia è intervenuto sul tema immigrazione, con toni accesi e piuttosto polemici nei confronti di chi si appellava alle Regioni per la gestione dei profughi sul territorio, così come risulta dalle sue dichiarazioni riferite dall'Arena: "Potrei dire: "Vai avanti tu che a me vien da ridere". Perchè, in primo luogo, l'accordo del luglio 2014 non prevede alcun ruolo di coordinamento regionale e, in secondo luogo, non si vieta a nessuno di ricevere profughi o immigrati. L'obiettivo di certi attacchi, provenienti soprattutto da politici di sinistra, è allora quello di spostare il riflettore dal Governo alla Regione. Se qualcuno vuole coordinare la vicenda, i sindaci sono in grado di farlo. Il fatto è che, su 579 Comuni veneti, solo cinque hanno dato formale disponibilità ad accettare immigrati sul loro territorio. E personalmente capisco la grande maggioranza di coloro che non sono disponibili, non sapendo chi andranno ad ospitare. Finiamola con questa farsa, perché siamo noi i primi ad essere indisponibili e, con noi, tutti i sindaci".

Infine dopo le polemiche, così come riportato dall'Arena, arriva anche la proposta che secondo Zaia risolverebbe una buona volta il problema: "La partita immigrazione riguarderà sempre più territori e andrà sempre più peggiorando, finchè non si capirà che i veri centri di accoglienza vanno fatti in Africa. Merkel e Hollande hanno ragione, al riguardo, ma è anche vero che l'Italia è stata lasciata sola, pur avendo la colpa di non essersi mai occupata di questi temi nel semestre di presidenza europea". Resta da capire se, viste e considerate le difficoltà a gestire l'accoglienza in Italia, sia davvero più semplice riuscire a realizzare quel che a stento si sta facendo sul proprio territorio, addirittura in zone magari complesse anche dal punto di vista geopolitico come la Libia, o più in generale in quell'Africa, tanto spesso nominata in termini generici, quanto ignorata nella sua vastità e complessità di differenze, cui faceva riferimento il Governatore Zaia.

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