Scoperta la loro "base": la Polizia locale di Verona sulle tracce dei writers
Non si tratta degli artisti che recuperano spazi abbandonati con le loro opere, sottolineano dal Comando, ma di quegli imbrattatori che deturpano monumenti ed edifici con le loro scritte
Quando giovedì la Polizia locale del quartiere di Borgo Milano è intervenuta, pensava di trovarsi davanti ad un bivacco da sgomberare ed invece ha scoperto una vera e propria base utilizzata dai "writers". Non si trattava però degli artisti che con i loro colori e le loro opere recuperano e valorizzano spazi e pareti abbandonate, specificano dal Comando, ma veri e propri imbrattatori pronti a porre le loro scritte su edifici e monumenti della città.
Gli agenti, dopo aver ricevuto una segnalazione, sono intervenuti sopra uno dei sottopassi della tangenziale nord, in un'area nascosta al passaggio e usata come "sede sociale" da un gruppo di writers, trovando non solo bombolette spray, sedie, tavolette di legno, ma anche le bozze delle scritte e dei disegni pronti per essere riprodotti in città. Un’attività non consentita, che ogni anno comporta un costo per l’amministrazione comunale, impegnata nel mantenere puliti edifici e monumenti pubblici.
La Polizia locale sta portando avanti tutti gli accertamenti del caso per individuare le persone che frequentavano l’area, verificando i ‘tag’, ossia i nomi in codice dei componenti del gruppo, ritrovati sul posto.
«Un conto è la street art, un altro gli atti vandalici di chi si diverte ad imbrattare e rovinare palazzi e monumenti, dimostrando di non avere un minimo di senso civico – afferma l’assessore alla Sicurezza Daniele Polato -. Terremo monitorata quest’area e, attraverso il materiale ritrovato, rintracceremo le persone che la frequentavano. È un fenomeno che, grazie alla telecamere di videosorveglianza, è stato arginato. Ma non intendiamo lasciar correre, soprattutto quando si tratta di persone che non si fanno nessun riguardo a deturpare il nostro patrimonio storico-artistico».