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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Parrucchieri, estetiste, bar, musei, palestre e hotel: tutte le regole della Regione Veneto

Dai ristoranti alle piscine, ecco come potranno riaprire in Veneto dal 18 maggio tutte le attività. Sboarina: «Finalmente. È importante che tornino i turisti, soprattutto quelli tedeschi»

La Regione Veneto ha divulgato una serie di "schede tecniche" che presentano tutte le indicazioni da rispettare per poter riaprire le attività a partire dal 18 maggio. Si parla di ristorazione, balneazione, ma anche servizi alla persona come parrucchieri, barbieri ed estetisti, o ancora biblioteche e musei, piuttosto che piscine, hotel, palestre e attività di commercio al dettaglio. Per scaricare le linea guida potete utilizzare il seguente link: linee d'indirizzo della Regione Veneto sulle riaperture

In attesa che il governo pubblichi in gazzetta ufficiale il decreto legge che stabilisce il quadro normativo di riferimento fino al 31 luglio, ma anche e soprattutto il nuovo Dpcm con le regole in vigore ufficialmente dal prossimo 18 maggio, il presidente del Veneto Luca Zaia ha già fatto sapere che per quel che riguarda le riaperture delle attività commerciali le "schede tecniche" divulgate quest'oggi dalla Regione Veneto sono da ritenersi «valide». Ad esse chiunque vorrà riaprire dovrà dunque conformarsi. Lo stesso governatore Zaia ha poi annunciato una nuova ordinanza regionale che dovrebbe essere diffusa subito dopo la pubblicazione del decreto legge quadro in gazzetta ufficiale e la presentazione del Dpcm.

La Regione Veneto, oltre alle "schede tecniche" suddivise per settore, ha anche messo a disposizione dei cittadini una serie di indicazioni di carattere generale e valide in ogni attività commerciale per il contenimento del contagio da coronavirus Sars-CoV-2. Di seguito riportiamo i principi generali:

  • Adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
  • Rilevazione temperatura corporea, vietato l’accesso in caso di maggiore di 37,5 °C.
  • Privilegiare, dove possibile, la prenotazione.
  • Esposizione prodotti igienizzanti in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici.
  • Obbligo mascherina quando non si riesce a rispettare la distanza di 1 metro e in casi specifici.
  • Ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, assicurando la distanza interpersonale di un 1 metro.
  • Al termine di ogni servizio erogato sanificare le postazioni.
  • Alla cassa adottare una barriera fisica o, in alternativa, il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani.
  • Favorire modalità di pagamento elettroniche.

Scarica le schede della Regione Veneto con i principi generali da rispettare

Il video messaggio del sindaco di Verona Federico Sboarina

Il rilancio del commercio e degli esercizi pubblici cittadini sarà favorito anche dal lavoro che l’amministrazione comunale di Verona riferisce di star facendo per garantire maggiori spazi esterni visti i protocolli sul distanziamento sociale. I provvedimenti, a cui stanno lavorando la giunta e gli uffici tecnici, riguardano le modalità di ampliamento, dove possibile, dei plateatici.

«Lunedì 18 maggio è una data che certamente ricorderemo. Dopo tanti sacrifici, finalmente prende il via la vera "Fase 2". - ha detto il sindaco Federico Sboarina - Finita anche l'incertezza delle regole, con queste linee guida adesso gli imprenditori sono in grado di organizzarsi. La soddisfazione è che si è tenuto conto delle richieste avanzate dalle Regioni, con il Veneto in prima linea per la riapertura, da noi sindaci e dalle categorie. Per davvero, adesso le nostre attività potranno tornare a lavorare in sicurezza. Contemporaneamente, l’Amministrazione attraverso vari assessorati, sta definendo il progetto di ampliamento dei plateatici. L’obiettivo è quello di ampliarli, dove possibile, per dare concreto sostegno agli esercizi commerciali della città, che hanno subito l’impatto devastante dell’emergenza. Allo stesso tempo, - ha poi aggiunto Sboarina - dei plateatici più grandi favoriranno il rispetto delle distanze e la sicurezza dei clienti. Altro tema su cui siamo impegnati è la riapertura delle frontiere, fattore importantissimo per una città come la nostra e per una regione dalla grande vocazione turistica. È importante che tornino i turisti, soprattutto quelli tedeschi, e che Verona torni ad essere frequentata da italiani e stranieri».

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