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Cronaca

Minori veronesi guardano video porno e tentano di imitarlo con una bimba

Tre minorenni sono stati accusati di violenza sessuale aggravata. Il più grande aveva 14 anni e dovrà seguire un percorso educativo con i servizi sociali. I due più piccoli sono troppo giovani per essere imputati

Il più grande, che all'epoca aveva 14 anni, sarà seguito dai servizi sociali del suo Comune in un percorso educativo che lo aiuti a comprendere il suo errore. Mentre i due bambini che erano con lui avevano meno di 12 anni e per la legge non sono imputabili e sarà compito della famiglia spiegare loro che quanto avevano fatto era sbagliato. I tre ragazzini erano accusati di violenza sessuale aggravata per un fatto avvenuto due anni fa nel Veronese e che ieri, 19 settembre, è stato affrontato dal Tribunale per i minorenni di Venezia.

La decisione del tribunale è stata raccontata da Fabiana Marcolini su L'Arena, la quale ha raccontato anche l'episodio da cui è partita la denuncia ai carabinieri. In un parco, i tre giovani ragazzini stavano guardando un video pornografico sul telefonino e hanno poi proposto ad una bambina di ripetere ciò che avevano visto nel video. E così, mentre il 14enne teneva ferma la bambina, gli altri due ragazzini si sono calati i pantaloni e le mutande e hanno pronunciato frasi da video porno. Fortunatamente, la bimba si è liberata dalla presa ed è riuscita a scappare prima che si potessero verificare degli atti sessuali più gravi. La piccola ha raccontato tutto alla madre, la quale si è rivolta ai carabinieri. I militari sono poi riusciti a rintracciare i tre responsabili.
Per il più grande dei tre è stata decisa ieri la messa alla prova. Nessuna punizione dal tribunale, invece, per gli altri due; troppo giovani per essere imputati.

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