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Cronaca

Violenza al Bentegodi, gli arresti salgono a undici

Altri quattro ultras del Pescara e tre dell'Hellas fermati ieri per rissa e lancio di oggetti

E’ salito a undici il conto degli arresti della Digos di tre province per i tafferugli scoppiati durante il match di Lega Pro tra Hellas Verona e Pescara di domenica scorsa allo stadio Bentegodi. Le manette sono scattate subito dopo la partita per due ultras del Pescara colpevoli di aver lanciato le aste delle bandiere, monetine e altri oggetti pericolosi in direzione dei tifosi avversari. Altri sette arresti sono scattati invece ieri, al termine di un’intensa indagine, tra il capoluogo abruzzese, Ferrara e Verona seguendo le segnalazioni e le riprese di videosorveglianza fornite dagli agenti scaligeri.

Domenica i primi tafferugli sono scoppiati tra la curva nord e la tribuna ovest con lancio di monete, bottiglie, e rissa a cui è seguito l’intervento della polizia in servizio allo stadio. Sono almeno 25 gli ultras coinvolti nei vari episodi di violenza: nelle operazioni di ieri i primi ad essere fermati sono stati i quattro pescaresi per gli episodi che hanno determinato il ritardo di dieci minuti del fischio d’inizio. In seguito gli agenti hanno individuato e arrestato tre appartenenti alla tifoseria gialloblù, due residenti in città e uno a Ferrara.

Per tutti gli undici ultras, tra i 25 e i 40 anni d’età e due di loro con precedenti legati a violenza negli stadi, è stata attualmente posta l’interdizione di accesso allo stadio in attesa dell’udienza di convalida che si terrà oggi a Verona.

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