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Cronaca Zai / Viale del Lavoro

Vinitaly, il day after: "Un successo, ma bisogna vincere la sfida della viabilità"

Concluso il prestigioso evento di Veronafiere, il sindaco Sboarina e il Comune di Verona snocciolano alcuni dati e riflettono sul problema del traffico, incalzati anche da Diego Zardini e Tommaso Ferrari

"Vinitaly 2018 è stato un successo di pubblico, di espositori stranieri e di business – ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Un successo merito di Veronafiere e dei suoi vertici, con i quali abbiamo proficuamente collaborato per affrontare le varie questioni, fra cui quella del traffico. Adesso dobbiamo vincere la sfida della viabilità. Un tema annoso per le grandi manifestazioni e che va indubbiamente affrontato con fermezza e soluzioni, soprattutto dopo le pesanti scelte urbanistiche della passata amministrazione, che ha collocato a ridosso del quartiere due grandi attrattori di traffico. Per risolvere la questione viabilistica così complessa servono adesso decisioni urbanistiche significative a giovamento dei residenti e della fiera. Gli effetti si avranno fra qualche anno, ma nel frattempo abbiamo in pochi mesi messo in campo piccoli correttivi che hanno dato buon esito, senza ovviamente annullare il problema.
Ringrazio gli agenti della Polizia municipale per lo sforzo profuso durante il Vinitaly – ha aggiunto il sindaco -, per il lavoro e la professionalità dimostrata. Un servizio davvero insostituibile, reso ai visitatori e a tutta la città. Un grazie particolare anche agli agenti arrivati da Trento, Venezia, Bussolengo, San Giovanni Lupatoto e San Martino Buon Albergo, per la disponibilità e l’ausilio apportato”.

L’edizione 2018 di Vinitaly ha testato alcune novità per la viabilità cittadina in occasione dei grandi eventi fieristici. Per rendere il traffico più scorrevole nelle più importanti arterie in direzione fiera, è stata incrementata la presenza di parcheggi e creata una corsia preferenziale in viale del Lavoro. Sono circa 600, infatti, i posti auto del park Garda Re alla Genovesa, aperto quest’anno per la prima volta, che oltre ad agevolare i visitatori ha contribuito a limitare la presenza di auto anche nelle vie limitrofe al centro fieristico; la corsia preferenziale “dinamica”, riservata a bus e taxi in viale del Lavoro, tra viale dell’Agricoltura e viale Piave, è stata attiva tutti i giorni di Vinitaly, dalle 15 alle 20, ed ha assicurato a mezzi pubblici, navette e taxi un percorso preferenziale e più veloce verso il centro, la stazione e i parcheggi.
Per tutta la durata della manifestazione, anche una ingente presenza di agenti con oltre 120 persone della Polizia municipale, impiegate per coordinare la viabilità ma anche contrastare il fenomeno del parcheggio selvaggio nei quartieri limitrofi alla fiera e il commercio abusivo. A supporto della Polizia locale, anche una quarantina di agenti provenienti da fuori città.

In aumento, infatti, rispetto alle precedenti edizioni di Vinitaly, i visitatori e gli utenti che hanno raggiunto la fiera utilizzando i bus navetta gratuiti: 180 mila fra andata e ritorno, da domenica a mercoledì, a fronte dei 161 mila utenti saliti sulle navette nelle rispettive quattro giornate di Vinitaly 2017.
Mentre per quanto riguarda il trasporto privato, nei quattro giorni di manifestazione, le telecamere di viale delle Nazioni hanno registrato un leggero aumento dei veicoli in entrata da Verona sud (71.300 per l’edizione appena conclusa, 69.600 nel 2017). I due rallentamenti, nei pomeriggi di lunedì 16 e martedì 17, sono stati causati da due lievi incidenti in prossimità del casello autostradale, risolti in breve tempo, e che non hanno compromesso di molto la viabilità delle auto in uscita dalla fiera. Il giorno più complesso è stato lunedì, con il flusso di auto più rallentato per la concomitanza del traffico fieristico a quello quotidiano, legato anche alle numerose attività commerciali presenti in zona e al transito di veicoli pesanti. Martedì la situazione è rientrata nella normalità.

“Stiamo andando nella direzione voluta dall’Amministrazione di gestire il traffico, anche quello dei grandi eventi come il Vinitaly, spostandolo su mezzi alternativi alle auto, siano essi bus navetta o trasporto pubblico – afferma l’assessore alla Mobilità Luca Zanotto -. Questa edizione di Vinitaly ha registrato un aumento dell’uso del mezzo pubblico del 7 per cento, dato che conferma la bontà delle nostre scelte e ci sprona a continuare su questa strada. Nonostante il grande afflusso di auto provenienti da tutta Italia, il traffico quotidiano è stato gestito efficientemente. Unica eccezione, bisogna ammetterlo, l’incolonnamento in entrata in A4, problema sul quale possiamo fare poco visto che dipende dalla capacità di assorbimento delle due corsie di incanalamento, non più di 1800 veicoli all’ora”.

Nel frattempo il deputato veronese del Partito Democratico, Diego Zardini, si è fatto carico delle proteste residenti della zona, assediati dal traffico nei giorni della manifestazione. Lo stesso Sboarina ha parlato di vincere la sfida della viabilità e il democratico chiede al Comune di accelerare sull'attuazione del PUMS. 

"Mi sembra ovvio che dopo quattro giorni di Vinitaly gli abitanti della zona siano esasperati, anche perché sarebbe ora di dare qualche risposta in tempi ragionevoli. Non è certo la prima volta che succede, la Fiera è in crescita con tutte le sue attività e questo è sicuramente positivo per Verona, sotto ogni profilo. Però non è che gli abitanti possono essere lasciati in balia del traffico, senza parcheggi, con le auto che ancora un po’ gli entrano in casa e costretti a respirare polveri sottili per giorni. Il Comune sta lavorando al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Forse è il caso di accelerare l’approvazione di questo strumento e di cominciare ad attuarlo. Bisogna cominciare a ragionare seriamente su come organizzare i grandi eventi della Fiera senza che ci siano effetti collaterali negativi solo per i cittadini. La Fiera è una cosa importante, è internazionale ma va trovato il modo di coniugare le esigenze reali di tutti".

Sull'argomento è intervenuto anche Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Verona Civica. 

"Al successo di Vinitaly ogni anno si affianca il malumore per la gestione, per alcuni versi inadeguata anche in questa edizione; vedi nodo del traffico e ciclabilità verso la fiera del tutto da rivedere. Ma questi aspetti sono solo la punta dell’iceberg di una pianificazione ambientale inesistente. In commissione si è discusso del PAES, ovvero del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, che aveva l’obiettivo del -20% di emissioni di CO2 entro il 2020. La commissione consiliare che abbiamo convocato come Verona Civica, a seguito del dibattito, lascia delusi ma non sorpresi. In molte delle azioni prefissate nel Piano, ancora nel lontano 2008, si ha riscontro pressoché nullo e tutto questo restituisce la fotografia, sconosciuta ai più, di una città immobile dal punto di vista della pianificazione ambientale. La foglia di fico della mancanza di risorse non tiene, il vero problema è l'indolenza politica, o meglio, il poco coraggio nell’investire sul futuro e sulla città. Triste conferma si trova nei dati del rapporto di Legambiente uscito in questi giorni che evidenzia i livelli critici di Pm10 nell’aria di Verona per il 2017 e non prospetta alcun miglioramento per l’anno il corso".

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