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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Villafranca di Verona / Via Castello Scaligero

Villafranca, prima fotografo poi benzinaio: Gianni Fasolini in mostra dal 25 al 29 giugno

La crisi economica lo aveva costretto ad abbandonare il lavoro di fotografo, ma ora ha la possibilità di esporre per la prima volta i suoi lavori in una personale

Nel 2011, Gianni Fasolini, 52 di Villafranca, si trova costretto ad abbandonare la sua carriera di fotografo professionista, specializzato in matrimoni. Gli affari sono in netto calo un po' per tutti i fotografi e la crisi non risparmia nemmeno lui. Dopo un periodo di disoccupazione, trova un lavoro da benzinaio, ma la fotografia è sempre con lui. Ora, dal 25 al 29 giugno, le sue opere saranno esposte nella cantoria del castello di Villafranca, che ospiterà anche i lavori del pittore Tiziano Zanolli.

Per Fasolini si tratta della prima mostra personale e ha tutto il sapore della rivincita dopo l'indesiderata fine della sua carriera di fotografo. Il ritorno alla fotografia è avvenuto per caso a Tione, in Trentino, quando l'uomo vide e immortalò una foglia posata su una panchina. Quella fotografia è diventata la locandina della mostra che sta per aprire al castello scaligero.

Dopo quello scatto, racconta Fasolini al quotidiano L'Arena, "Ho sentito che la fotografia era rimasta dentro. Si è riaccesa in me la fantasia con la quale guardavo alle cose attraverso la macchina fotografica. Sono rinato. E su incoraggiamento di un amico, Pino Granata, ho ripreso a fotografare, ritrovando la passione".

Sebbene l'attività sia stata chiusa solo nel 2011, già nel 2008 gli affari avevano iniziato ad arrancare per la diminuzione dei matrimoni, perciò Gianni Fasolini si era inventato un nuovo servizio fotografico per divorzi e separazioni. La bizzarra iniziativa era ben presto arrivata agli onori della ribalta e il fotografo è stato ospite di alcune trasmissioni Rai e Mediaset. Nonostante tutto, lo studio aperto nel 1994, ha infine chiuso i battenti: "Fortunatamente mia moglie lavorava. E nei momenti di disoccupazione ho seguito le nostre tre figlie e mi sono occupato della casa. È stata dura, ma ho sempre guardato al futuro. Non mi sono scoraggiato. Sono caduto e mi sono rialzato. E questa mia prima mostra è una rivincita".

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