Vigili del fuoco sul fiume Guà per l'inquinamento dovuto al rogo di Brendola
Sono stati predisposti sbarramenti con sacchi di sabbia e barriere galleggianti per contenere gli inquinanti e contestualmente è stato utilizzato un prodotto naturale per disgregare gli idrocarburi
Le analisi effettuate dai tecnici di Arpav hanno confermato che l'incendio alla Isello Vernici di Brendola, domato lo scorso 1 luglio, ha provocato problemi di carattere ambientale. Si temeva che il rischio peggiore forse per l'aria, per l'intenso fumo nero che si è alzato dalla ditta vicentina, ma i valori di inquinamento dell'aria non sono preoccupanti. Ciò che invece preoccupa di più è l'inquinamento dell'acqua, poiché a causa del maltempo le protezioni hanno ceduto e questo ha tenuto impegnati per tutta la giornata di ieri, 3 luglio, i vigili del fuoco, i tecnici di Arpav ed i volontari della protezione civile, nel monitorare corsi d'acqua anche della provincia di Verona.
I vigili del fuoco veronesi, tra le altre operazioni, hanno lavorato ieri per contenere l'inquinamento e bonificare le acque del fiume Guà, in località Molini a Zimella. Anche nel Guà, infatti, sono stati individuati i residui degli idrocarburi che si erano riversati nel fiume Brendola a causa dell'incendio alla Isello Vernici.
Sono stati predisposti sbarramenti con sacchi di sabbia e barriere galleggianti per contenere gli inquinanti e contestualmente è stato utilizzato un prodotto naturale per disgregare gli idrocarburi.
Complessivamente sono state impegnate quindici uomini e sei mezzi, utilizzando anche tecniche di rafting e fluviali. E l'intervento proseguirà anche oggi.
Ma sull'incendio di Brendola, i vigili del fuoco si sono fatti sentire anche a livello sindacale. L'Unione Sindacale di Base (Usb) del Veneto ha proclamato lo stato di agitazione dei pompieri per come è stato gestito l'intervento. Una «operazione da manuale» per i vertici regionali del corpo dei vigili del fuoco, ma l'Usb non è dello stesso parere.
Non si può affermare che sia stata "da manuale" - scrive il sindacato - Solo grazie allo spirito di abnegazione dei vigili del fuoco si è riusciti a domare l'incendio con mezzi e attrezzature arrivati da altri comandi. "Il manuale" prevede l'invio immediato di mezzi e attrezzature di supporto indispensabili, ma non c'era il personale e quindi si è provveduto a chiederlo ad altri comandi. Sono stati smobilitati ben cinque comandi provinciali, lasciando sguarniti interi territori della regione.