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Cronaca

Esposto all'amianto durante i soccorsi per il terremoto dell'Aquila: pompiere vince la causa

Si ammalò a causa delle sostanze presenti tra le materie nel 2009: il tribunale di Verona ha dato ragione ad un vigile del fuoco, condannando il Ministero dell’Interno a riconoscerlo come "vittima del dovere"

Nel 2009 intervenne in soccorso della popolazione de L'Aquila messa in ginocchio dal terremoto, rimanendo però esposto ad amianto e altri cancerogeni presenti tra le macerie, a causa dei quali si ammalò. Ora il giudice del lavoro del Tribunale di Verona ha condannato il Ministero dell’Interno a riconoscere il vigile del fuoco del Comando di Verona, P.N., come "vittima del dovere". 

A darne notizia è l'Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), il quale spiega che durante il procedimento è stato accertato in maniera inequivocabile che, nel 2012, l’uomo ha contratto il linfoma non Hodgkin, che gli ha procurato un danno biologico pari al 25%, dopo aver svolto una missione urgente per mettere in sicurezza le macerie con una massiccia esposizione ad amianto. Il Ministero, nonostante la prova del rischio, anche dell’assenza di dispositivi di protezione adeguati, aveva negato il diritto al riconoscimento e, con la sentenza n. 558/2021, il giudice Cristina Angeletti, ha accertato l’esistenza del “nesso causale tra la patologia riscontrata e l’attività lavorativa svolta”, e ha riconosciuto al vigile esposto lo status di vittima del dovere, condannando il Ministero alla corresponsione dei benefici spettanti.

«Quella del Tribunale di Verona è una sentenza importante perché costituisce la prova che la presenza di amianto nelle macerie del terremoto dell’Aquila, e quindi che le attività di soccorso eseguite senza protezione hanno causato ai Vigili del Fuoco intervenuti una preoccupante condizione di rischio», ha dichiarato l'avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

«L’ONA da anni denuncia la condizione di rischio amianto e altri cancerogeni che ha un forte impatto epidemiologico sulle condizioni di salute di tutti i Vigili del Fuoco (dipartimento, soccorso pubblico e difesa civile)», ha aggiunto Bonanni, che poi ha sottolineato che «per questi motivi abbiamo chiesto che nel ‘Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza’ siano stanziate risorse per l’ammodernamento delle dotazioni, e per una più efficace sorveglianza sanitaria, tenendo conto anche di coloro del settore privato che svolgono mansioni di pronto intervento in caso di incendio e terremoto con alto rischio di esposizione ad amianto, a sostanze tossiche e cancerogene».

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