Via libera ai taxi videosorvegliati
Le telecamere permetteranno di registrare anche in caso di scarsa luminosit
Sui taxi cittadini dell’Unione Radiotaxi sono state installate le telecamere di videosorveglianza.
L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Barbieri dal sindaco Flavio Tosi, dall’assessore al Commercio Enrico Corsi, dal Comandante della Polizia municipale e dal presidente e vice presidente dell’ Unione Radiotaxi Verona Bruno Tacchella e Stefano Sella.
Le telecamere, equipaggiate con un sensore ad alta sensibilità in grado di riprendere anche in mancanza di luminosità, registrano i fotogrammi ogni 10 secondi in condizioni normali; il tassista avrà la possibilità di diminuire l’intervallo fino a 5 secondi in caso di situazione di allarme. I taxi che hanno aderito all’iniziativa installando il dispositivo sulla vettura, sono contrassegnati da un adesivo che anticiperà al cliente la presenza della videocamera a bordo.
“Un’iniziativa di notevole importanza sia per il servizio taxi veronese sia per la sicurezza generale dei cittadini soprattutto dal punto di vista della prevenzione, - ha spiegato Tosi - alla quale l’unione Radiotaxi ha aderito subito quasi all’unanimità, impegnandosi in prima persona con un importante sforzo economico al fine di poter lavorare più tranquillamente in particolare in orario serale e notturno.”
“Il provvedimento vale soprattutto da deterrente nei confronti di malintenzionati, offrendo una tutela in più al tassista e al cliente – ha aggiunto Corsi – e si integra con le iniziative simili già operative in città; sistemi di videosorveglianza sono infatti già utilizzati per il monitoraggio di alcune zone cittadine, di oltre 80 autobus di Atv e del traffico veicolare.”
“Le immagini registrate, rigorosamente senza audio, sono criptate – ha spiegato il Comandante Altamura - quindi nessuno avrà la possibilità di visionarle se non l’organo di Polizia Giudiziaria ed esclusivamente in caso di reato o di indagine; il dispositivo svolgerà quindi la sua funzione di tutela nel pieno rispetto dei criteri della privacy.”
“Una necessità - ha concluso Tacchella - scaturita a seguito di alcuni episodi di rapina durante i turni serali e di alcuni comportamenti molesti verificatisi all’esterno di locali notturni da parte di clienti ubriachi a danno dei tassisti.”
L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Barbieri dal sindaco Flavio Tosi, dall’assessore al Commercio Enrico Corsi, dal Comandante della Polizia municipale e dal presidente e vice presidente dell’ Unione Radiotaxi Verona Bruno Tacchella e Stefano Sella.
Le telecamere, equipaggiate con un sensore ad alta sensibilità in grado di riprendere anche in mancanza di luminosità, registrano i fotogrammi ogni 10 secondi in condizioni normali; il tassista avrà la possibilità di diminuire l’intervallo fino a 5 secondi in caso di situazione di allarme. I taxi che hanno aderito all’iniziativa installando il dispositivo sulla vettura, sono contrassegnati da un adesivo che anticiperà al cliente la presenza della videocamera a bordo.
“Un’iniziativa di notevole importanza sia per il servizio taxi veronese sia per la sicurezza generale dei cittadini soprattutto dal punto di vista della prevenzione, - ha spiegato Tosi - alla quale l’unione Radiotaxi ha aderito subito quasi all’unanimità, impegnandosi in prima persona con un importante sforzo economico al fine di poter lavorare più tranquillamente in particolare in orario serale e notturno.”
“Il provvedimento vale soprattutto da deterrente nei confronti di malintenzionati, offrendo una tutela in più al tassista e al cliente – ha aggiunto Corsi – e si integra con le iniziative simili già operative in città; sistemi di videosorveglianza sono infatti già utilizzati per il monitoraggio di alcune zone cittadine, di oltre 80 autobus di Atv e del traffico veicolare.”
“Le immagini registrate, rigorosamente senza audio, sono criptate – ha spiegato il Comandante Altamura - quindi nessuno avrà la possibilità di visionarle se non l’organo di Polizia Giudiziaria ed esclusivamente in caso di reato o di indagine; il dispositivo svolgerà quindi la sua funzione di tutela nel pieno rispetto dei criteri della privacy.”
“Una necessità - ha concluso Tacchella - scaturita a seguito di alcuni episodi di rapina durante i turni serali e di alcuni comportamenti molesti verificatisi all’esterno di locali notturni da parte di clienti ubriachi a danno dei tassisti.”