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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Villa Bartolomea / Via Comuna

Ragazza violentata di notte in aperta campagna: i carabinieri cercano l'aguzzino

Una 25enne padovana si è recata in un locale di Villa Bartolomea su consiglio di alcuni amici. Qui ha fatto la conoscenza di un gruppo di persone con cui ha trascorso la serata prima che tutto diventasse un incubo

Si è trasformato in un incubo il venerdì sera di una 25enne operaia padovana a Villa Bartolomea: stuprata da un uomo sui 30 anni conosciuto quella stessa sera in un locale della zona. 

L'episodio si è verificato la sera del 24 ottobre ma è venuto alla luce solamente nelle ultime ore. Intorno alle 19.30 di quella sera, la giovane è giunta in paese a bordo della propria vettura per recarsi in un bar della zona su consiglio di alcuni amici. Dopo aver parcheggiato il proprio veicolo in corso Fraccaroli, nelle vicinanze del municipio, la ragazza si è diretta verso il locale, dove ha conosciuto alcuni cittadini stranieri che si trovavano nella piazzetta di fronte ad esso. Piacevole e tranquilla, la serata è trascorsa tra qualche sigaretta e qualche bicchiere, forse di troppo. Probabilmente stordita dall'alcol, la 25enne si è trovata a bordo della propria vettura con un uomo sulla trentina di origini nordafricane che la conduceva. 

Ai carabinieri di Legnago, che stanno cercando di venire a capo di questa vicenda, la 25enne non è riuscita a fornire un racconto dettagliato: non ricorda infatti come, da corso Fraccaroli, sia finita in via Comuna, una strada in aperta campagna raggiungibile dal centro attraverso via Borghetto. Ricordi che però si fanno più nitidi qualche ora dopo, quando la giovane è stata svegliata sul lato passeggero della propria auto da colui che è poi diventato il suo aguzzino. Con la macchina parcheggiata sul ciglio della strada, l'uomo l'ha obbligata a scendere per poi scaraventarla a terra e violentarla nei pressi di un fossato, mentre la vittima implorava inutilmente di lasciarla stare. Dopo lo stupro, il 30enne ha abbandonato la propria vittima, sotto shock e dolorante, e si è dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce. 

Terrorizata, la ragazza ha poi raggiunto faticosamente un'abitazione vicina ma ai suoi soccorritori ha riferito solamente di essere finita in un fossato, scegliendo di tenere per sè l'orribile esperienza appena vissuta. Sul posto è giunto poi un carro attrezzi, che ha riaccompagnato a casa la 25enne, assieme ai carabinieri della stazione di Minerbe in servizio quella notte. La vittima non è riuscita a confessare il proprio segreto neppure ai militari, che hanno di conseguenza pensato di trovarsi davanti ad una semplice manovra mal riuscita. 

Ma l'angoscia si è fatta sentire più forte nelle ore successive e l'operaia padovana è alla fine crollata, confessando il fatto di quella notte ai propri familiari. Il pomeriggio seguente è stata quindi accompagnata all'ospedale di Legnago, dove ha detto ai medici di essere stata stuprata. Dimessa con una prognosi di cinque giorni, si è poi recata domenica mattina dai carabinieri del suo paese di residenza a sporgere denuncia. Hanno così preso il via le indagini da parte degli uomini della stazione di Legnago, che hanno avvertito l'Autorità giudiziaria per poi dare il via alle ricerche del nordafricano sulla base degli indizi forniti dalla vittima. Le indagini sembrano procedere bene e presto l'aguzzino potrebbe avere un volto. 

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