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Cronaca Villafranca di Verona / Corso Vittorio Emanuele II

La famiglia dona gli organi del 30enne morto in moto: "Marco avrebbe voluto così"

Deceduto in seguito ad uno scontro con un'Audi A3 mentre si trovava in sella alla sua Honda CBR 600, Marco Albertini viene ricordato con grande affetto da amici e parenti, che hanno deciso di compiere questo grande gesto

Domenica sera, intorno alle ore 20, Marco Albertini stava percorrendo la statale 12 del Brennero in direzione di Verona, quando all'altezza di Peri, dove s'incrocia la strada provinciale 57 che conduce a Sant'Anna D'Alfaedo, si è scontrato con un'Audi A3 mentre si trovava a bordo della sua Honda CBR 600. Soccorso quando era ancora cosciente dal personale del 118, è spirato intorno alle 22 al polo Confortini di borgo Trento. A bordo della moto insieme a lui c'era anche un'altra persona, rimasta miracolosamente illesa, con la quale Marco aveva trascorso una giornata in montagna.

"Ha raggiunto il papà, troppo presto", raccontano gli amici al quotidiano L'Arena. Il padre Ivano infatti se n'era andato pochi mesi prima, lasciando la moglie Luciana e l'altro figlio Cristian, oltre a Marco, oggi nuovamente distrutti dal dolore. "Marco era un compagnone, - proseguono gli amici - molto socievole e con la grande passione per il Rally". 

"Lui guidava e io facevo il navigatore. Dovevamo fare una gara tra qualche giorno. E invece..." dice alla stampa la fidanzata Sara, 27 anni di cui gli ultimi cinque passati al suo fianco. "Non capisco perché abbia voluto fare quella strada, col buio. La Fosse Peri è pericolosa, sempre bagnata. Se ci fossi stata io non l'avrei fatto andare". Da poco i due si erano iscritti al gruppo Fidas di San Martino Buon Albergo per donare il sangue e oggi la famiglia ha deciso di donarne gli organi perché "Marco avrebbe voluto così". 

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