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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Stadio / Piazzale Olimpia

Lui cerca di avere un rapporto, lei si oppone e viene salvata dai carabinieri

La vittima è una donna argentina. Aveva appena conosciuto in un bar un uomo nigeriano. I due avevano bevuto tanto e quando lei si è svegliata lui le stava usando violenza

Pensavano che la violenza scoperta a San Giovanni a Lupatoto potesse essere l'unica nella notte tra il 5 e il 6 giugno, e invece i carabinieri di Verona sono dovuti intervenire per un altro caso simile, avvenuto in zona Stadio nel capoluogo.

La chiamata ai militari giunge intorno alle 5 del mattino. È l'inquilino di un condominio che segnala dei rumori sospetti provenienti da un appartamento vicino. I carabinieri pensavano ad una lite in famiglia, ma si sbagliavano. Quando hanno cominciato a bussare alla porta, i rumori non si erano ancora fermati e l'impressione del vicino era che la lite continuasse da più di mezz'ora. I militari hanno dovuto bussare a lungo prima che qualcuno andasse ad aprirgli. All'ingresso si è presentato un uomo nigeriano, classe '69, con i pantaloni abbassati. E in pochi secondi, una donna da dentro l'abitazione ha approfittato della porta aperta e per scappare via semisvestita. Lei non aveva capito che c'erano le forze dell'ordine, era impaurita e sotto shock e cercava di scappare dalle scale. Quando la donna è stata fermata, i militari hanno cercato di chiarire la questione.

La donna è di origine argentina, classe '71, e quella sera in un bar aveva conosciuto il nigeriano. I due avevano bevuto qualcosa insieme, probabilmente troppo. A fine serata, l'uomo le chiede di salire nella sua abitazione e lei accetta. Lei ha poi raccontato di essersi svegliata quella stessa notte, mentre l'uomo cercava di avere un rapporto con lei. La donna ha così cominciato ad urlare e si è opposta in ogni modo. E proprio le sue urla hanno allarmato il vicino che ha chiamato i carabinieri. L'uomo però non si è fermato per una buona mezz'ora, dicendo che poi l'avrebbe pagata, mentre la donna si opponeva e cercava di scappare. Ai militari scaligeri, lei ha poi raccontato tutto ed è stata portata anche in ospedale dove sono state accertate le violenze subite.

L'uomo è stato arrestato per violenza, aggravata dall'uso dell'alcol, e per sequestro di persona. È in carcere a Montorio e l'arresto deve ancora essere convalidato.

Nell'abitazione, l'uomo non viveva da solo. In due stanze separare c'erano due ragazze nigeriane, che hanno detto di non aver sentito nulla perché ascoltavano la musica ad alto volume. Tutte due sono risultate regolari nel territorio italiano.

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