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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Villa Bartolomea / Corso Arnaldo Fraccaroli

Violentò una ragazza in campagna, viene colto sul fatto mentre si introduce nella casa di un'anziana invalida

Una 27enne padovana denunciò ai carabinieri di Montagnana di essere stata stuprata nell'agro di Villa Bartolomea da un magrebino conosciuto quella sera. Da lì quindi sono partite le indagini dei militari

Era la mattina di domenica 26 ottobre 2014, quando una 27enne della provincia padovana si è recata presso il Comando della Stazione Carabinieri di Montagnana per denunciare una violenza sessuale subita il sabato precedente, intorno alla 1 di notte nelle campagne di Villa Bartolomea, per mano di un giovane magrebino a lei sconosciuto. 
Nel suo racconto la donna ha spiegato che quella sera si era intrattenuta con alcuni amici nei giardini pubblici del paese scaligero e di avere bevuto con loro e altre persone, tra cui l'uomo che si rivelerà essere il suo aguzzino. Il liquido ingerito però gli avrebbe causato un profondo stato di incoscienza, tale da fargli perdere la cognizione di quanto accaduto nel lasso temporale compreso tra le ore trascorse con gli amici ed il momento in cui si è svegliata a bordo della propria autovettura, bloccata in un fossato nella campagna veronese con vicino il magrebino, che poi l’ha trascinata fuori dal veicolo per violentarla ripetutamente. La 27enne infine era riuscita a liberarsi e a chiedere aiuto agli abitanti di una casa vicina.
Appresa la notizia i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Legnago, di concerto con la Procura scaligera rappresentata dal Pubblico Ministero Bianca Rinaldi, hanno dato il via ad una serie di accertamenti, anche tecnici, sul luogo dell’episodio, sulla vettura della donna e sul suo abbigliamento, ricostruendo minuziosamente l’intera vicenda, ascoltando nuovamente la vittima e tutti coloro che a vario titolo erano stati coinvolti nel fatto. Il tutto suffragato anche dal contenuto dei referti medici rilasciati sia dall’Ospedale Civile di Legnago, che dalla struttura Ospedaliera di Verona Borgo Trento.
L'attività investigativa ha condotto i militari ad un 28enne magrebino della zona di Villa Bartolomea, riconosciuto poi dalla vittima stessa come l'autore dell’aggressione e della violenza, circostanza poi confermata anche davanti al PM titolare dell’indagine.
L'indagato in questione, è stato arrestato nella notte dello scorso Natale a Villa Bartolomea, colto in flagranza di reato dai carabinieri del NORM di Legnago per aver tentato di introdursi nell'abitazione di un'anziana signora invalida. A scoprirlo infatti è stata la badate di origini ucraine della donna, che non appena ha notato l'uomo, e compreso la situazione, ha lanciato l'allarme alla Centrale Operativa del Comando locale. I militari intervenuti lo hanno quindi bloccato nell'abitazione e, constata l'effrazione alla porta d'entrata, successivamente trattenuto con l'accusa di furto aggravato. Su questa vicenda sono ancora in corso degli accertamenti volti a comprendere le reali intenzioni del magrebino. 
Concordando appieno con i risultati emersi dall’attività investigativa condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei carabinieri di Legnago in relazione alla violenza sessuale, il Tribunale di Verona, il 9 marzo 2015, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico per i reati contestati. Gli uomini del Luogotenente Tenani, dopo alcuni servizi di osservazione e controllo, lo hanno rintracciato e per Bouchaib Graich, nato in Marocco il 10 maggio 1987 e residente a Badia Polesine, sono scattate le manette. L'uomo, che risulta disoccupato, è stato poi condotto alla casa circondariale di Montorio per il reato commesso ai danni della giovane 27enne.

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