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Cronaca

La valigia non arriva più, Poste Italiane provvede al rimborso con 350 euro di indennizzo

Grazie alla procedura di conciliazione è possibile ottenere il risarcimento di quanto è andato perso, un servizio che intende ripristinare la fiducia tra il servizio postale e i cittadini. Emblematico in questo senso il caso avvenuto a Verona

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeronaSera

Ben 350 euro di indennizzo ricevuti da una veronese grazie alla procedura di conciliazione, che consente di ottenere risarcimenti in caso di disguidi nelle spedizioni. Il caso, risolto nei giorni scorsi, era stato sollevato da una signora che attendeva la consegna a Verona di un pacco inviato con il servizio PaccoCelere1. Quel pacco, però, nel quale era contenuta una valigia con vestiario ed altri oggetti personali, non era mai giunto a destinazione. Per questo, la destinataria della spedizione aveva prima presentato reclamo e poi attivato la procedura di conciliazione, ottenendo - con l'assistenza dell'associazione Federconsumatori - un rimborso di 350 euro, quale risarcimento per le spese sostenute in seguito allo smarrimento del pacco.

COME FARE - La conciliazione è una procedura extragiudiziale e gratuita che ha l'obiettivo di ristabilire la fiducia tra Poste Italiane e chi ha subito un disservizio. Si può ricorrere alla procedura per controversie fino a 600 euro che riguardano Posta Celere, Posta Assicurata, Posta Raccomandata, Posta raccomandata 1, Telegramma, Pacco ordinario, paccocelere 1, paccocelere 3. E' possibile presentare domanda di conciliazione anche per le spedizioni internazionali, nella tratta nazionale: pacco ordinario internazionale, paccocelere internazionale, Quick Pack Europe ed Ems; è possibile infine attivare la procedura per i servizi al destinatario ("Seguimi", con il quale si può chiedere l'inoltro della corrispondenza a un nuovo indirizzo; "Aspettami", per chiedere che la posta sia trattenuta in ufficio postale e "Dimmiquando", per chiedere la consegna delle raccomandate in un giorno prestabilito). La controversia sarà esaminata dalla Commissione di Conciliazione composta da un rappresentante di Poste Italiane e da un rappresentante delle Associazioni di Consumatori per conto del cliente. La domanda di conciliazione può essere presentata solo se è stato già effettuato reclamo e la risposta di Poste Italiane sia stata ritenuta insoddisfacente.

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