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Cronaca San Bonifacio / Via Circonvallazione

Verona, uno si finge malato mentre due complici pensano a svaligiare gli spogliatoi dell'ospedale

Nei guai tre ragazzi marocchini di 17, 18 e 20 anni che hanno meditato il colpo durante il turno di notte ma fanno troppo rumore e un infermiere li sorprende con le mani nel sacco. Il più anziano finisce dietro le sbarre

È risultato chiaro che anche colui che si era rivolto al banco non accusava alcun disturbo. Altrettanto chiaro è che avevano premeditato il colpo. Lo credevano "facile", roba da toccata e fuga. Quest'ultima è avvenuta anche nella realtà ma è durata ben poco. Sono finiti in manette, con l'accusa di furto in concorso, tre ragazzi marocchini di 18, 20 e 17 anni. Tutti "ben noti" alle Forze dell'ordine come si dice nell'ambiente. Avevano pensato di racimolare qualche soldo svaligiando gli spogliatoi del Pronto soccorso dell'ospedale "Fracastoro" di San Bonifacio. Così, la notte tra domenica e lunedì, verso mezzanotte e mezza, si erano rivolti ai sanitari di turno serale. Il piano era che uno di loro avrebbe distratto il personale presente lamentando dolori mentre i due complici facevano il giro degli armadietti per rubare tutto il possibile.

Non è andata bene. Soprattutto perchè hanno fatto molto rumore e un infermiere, insospettito, si è affacciato e li ha sorpresi in piena flagranza. I due hanno così agguantato quello che avevano a portata di mano, un cellulare e un orologio, giusto il tempo per guadagnare la porta di uscita. In prossimità dell'uscio infatti la refurtiva è stata gettata via. Sono riusciti a fuggire ma sono stati rintracciati in pochi minuti dalla pattuglia dei carabinieri di Monteforte e da una di San Bonifacio. È bastata la chiamata tempestiva al 112: i ragazzi sono stati fermati, riconosciuti e hanno passato la notte in cella di sicurezza. Per il 20enne, dopo l'udienza di convalida, si sono aperte le porte del carcere di Montorio visti i precedenti per furto, mentre per il 18enne è stato disposto l'obbligo di firma quotidiana in caserma. Il più giovane attende ancora la convalida e nel frattempo è stato affidato ai genitori. Il processo è stato rinviato a febbraio. La refurtiva è stata ritrovata e restituita ai proprietari.

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