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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Veronetta / Piazza Isolo

Verona, tunisini scoperti con droga e soldi e liberati. Ira di Tosi: "Si aumenta il disagio dei cittadini"

Per i due arrestati, di 23 e 39 anni, era intervenuta l'assoluzione perchè era "per uso personale". Il sindaco: "Mi auguro che la Procura ricorra in appello contro la sentenza del magistrato"

Mi auguro che la Procura della Repubblica ricorra in appello contro la sentenza del magistrato che, ritenendo credibile la versione della detenzione per uso personale, ha scarcerato i due cittadini tunisini fermati dagli agenti di polizia, perché in possesso di droga. Uomini che, da quanto si apprende dalla stampa, erano già noti alle Forze dell’ordine e avevano già precedenti per spaccio di stupefacenti”. Questo il commento del sindaco Flavio Tosi in merito all’arresto e alla immediata scarcerazione dei due tunisini sorpresi in piazza Isolo in possesso di droga e contanti.

I poliziotti avevano messo gli occhi su di loro dopo aver raccolto precise informazioni da parte di qualche residente. Tanti i "movimenti sospetti" che avevano spinto i veronesi a chiamare il 113. I due, uno di 23, l'altro di 39 anni, erano stati intercettati alle 16 in via Carducci. Il più giovane faceva la spola avanti e indietro tra la sala scommesse "Snai" e lo stesso connazionale, fermo in strada, appoggiato alla bicicletta. È stato poco dopo che i due, accortisi della presenza della polizia, hanno cominciato ad innervosirsi ma, non avendo vie di fuga, non hanno potuto fare altro che sottoporsi al controllo. Nel borsello del più anziano sono così emersi 1710 euro in contanti suddivisi in banconote da 50 euro, una da 100 e una da 20. Ancor più difficile da spiegare sono state le due dosi di hashish di un paio di grammi. Il connazionale 23enne, invece, era in possesso di una dose confezionata di eroina, nascosta nella tasca dei pantaloni.

Le successive perquisizioni domiciliari hanno poi consentito di rinvenire e sequestrare alcune dosi di droga. Arrestati e condotti davanti al giudice per la convalida, erano stati rilasciati dopo poche ore. È infatti intervenuta l'assoluzione perché “il fatto non sussiste”. Sono state accolte le motivazioni circa l’uso personale e, per quanto riguarda la somma di denaro trovata in possesso del 39enne,  l’inesistenza di prove che sia provento di spaccio.

Cosa che non è piaciuta ne' ai sindacati di polizia, nè, evidentemente, al sindaco. “Interpretazioni della Legge così soggettive, andando ad aggiungersi al cosiddetto Decreto 'svuota carceri' che ha già prodotto la scarcerazione di persone arrestate in flagranza di reato, non possono che aumentare l’allarme dei cittadini e trasmettere alle Forze dell’ordine un senso di inutilità del loro lavoro”.

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