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Cronaca Lazise / Piazza Vittorio Emanuele

Verona, truffa ai danni del Comune: il capo dell'Ufficio tecnico di Lazise arrestato è assolto da ogni accusa

Terremoto in piazza Vittorio Emanuele: il geometra Giuseppe Zanini, accusato di condotta illecita sugli appalti per la manutenzione del verde pubblico è stato scagionato dall'accusa di aver favorito pochi imprenditori

Alle 9 i carabinieri si erano presentati in municipio a Lazise diretti verso il settore Lavori pubblici. A mandarli era stata il pubblico ministero Valeria Ardito per arrestare Giuseppe Zanini, 46 anni, responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune, con l'accusa di truffa ai danni del Comune, turbativa d'asta e abuso d'ufficio. Un terremoto in piazza Vittorio Emanuele, che oltre al geometra 46enne coinvolge altre undici persone di cui due arrestate, Renzo Quarti, 58 anni, e Giovanni Gatto, 60, imprenditori vivaisti. Per ora si tratta di misure cautelari ai domiciliari, solo per evitare che possano ripetere i reati su cui indagano i carabinieri di Peschiera da circa tre anni. L'inchiesta riguarda principalmente appalti su manutenzione del verde e delle aiuole pubbliche del territorio comunale. Nel mirino degli investigatori coordinati dal capitano Mario Marino, come riportano i quotidiani locali, ci sarebbero giardini, parchi giochi, impianti sportivi, spartitraffico e rotonde: tutti lavori aggiudicati da cinque imprese per appalti che vanno dai 4mila ai 19mila euro.

L'accusa ipotizza che la condotta con la quale venivano affidate le opere fosse "illecita": per importi inferiori ai 20mila euro, il regolamento comunale dispone che si possa procedere all'aggiudicazione diretta. Così facendo, tuttavia, non potevano partecipare sistematicamente alle gare d'appalto le altre imprese interessate ai lavori. Cinque i casi di turbativa d'asta finora accertati per i lavori poi finiti ai due imprenditori vivaisti. Secondo l'accusa era comunque Zanini ad organizzare tutto: lui sarebbe anche stato l'artefice di sette "truffe"ai danni del Comune. In base alle indagini, per la manutenzione delle aree verdi la gara d'appalto era partita con una base elevata, più alta di circa 12mila euro rispetto al valore di mercato. Un esporto "straordinario" da parte delle casse pubbliche gardesane. A concludere le ipotesi di reato è poi l'accusa di abuso d'ufficio: qui il geometra dell'Ufficio tecnico sarebbe riuscito ad affidare all'imprenditore Gatto i lavori di manutenzione al parco giochi, nonostante lo stesso vivaista non avesse presentato tutti i documenti necessari. In più, i lavori, secondo le indagini, non sarebbero stati completati come da programma. Zanini sarà sentito questo pomeriggio dal giudice per le indagini preliminari Isabella Cesari. Il responsabile dell'Ufficio tecnico (che il neosindaco Luca Sebastiano aveva già deciso di non confermare), si sarebbe detto "tranquillo e sereno" e convinto di "aver sempre agito in maniera trasparente". "Dal processo in aula emergerà tutta la verità". Oltre al geometra e ai due imprenditori, altre nove persone sono state indagate. Le accuse sono le stesse.

AGGIORNAMENTO NOVEMBRE 2014 - Zanini, contro il quale il pm aveva chiesto la condanna a un anno e tre mesi, è stato assolto perchè il fatto "non sussiste". Il capoufficio avrebbe commentato con un lapidario "giustizia è stata fatta" dopo la sentenza. Assolto anche il co-imputato imprenditore che si occupava di manutenzione del verde e florovivaismo. Ha vinto la tesi della difesa, secondo cui il bando sarebbe stato regolare a tutti gli effetti. Le motivazioni della sentenza saranno conoscibili entro 60 giorni. 

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