Tremenda esplosione in una ditta di Arcole. Morto un operaio di 33 anni, ustionato l'amico
Secondo i vigili del fuoco, lo scoppio è dovuto alla dei fumi di benzina all'interno della cisterna che i due stavano saldando: il giovane è stato scaraventato a terra, dove ha sbattuto violentemente la testa
Una tremenda esplosione si è verificata nel tardo pomeriggio, intorno alle 16, alle ex Officine Crestani, ora affidate ad una ditta toscana per lavorazioni metalmeccaniche, nel comune di Arcole.
Nell'incidente è morto un giovane operaio di 33 anni residente a San Bonifacio, mentre un suo collega e amico (i due abitavano vicini e andavano insieme al lavoro) è rimasto gravemente ustionato.
I due stavano saldando una parte di cisterna e secondo i vigili del fuoco, le cause dello scoppio sono da imputare ai fumi di benzina ancora presenti al suo interno. I due sono stati scaraventati a terra dalla violenta deflagrazione e il 26enne, nell'occasione, avrebbe sbattuto violentemente la testa.
Sul posto sono interventuti i vigili del fuoco con tre squadre, in tutto una decina di uomini, i carabinieri di San Bonifacio e i tecnici dello Spisal dell’Ulss 20 Ingenti i danni alla struttura.
Intanto il magistrato che indaga sull’esplosione ha disposto il sequestro del capannone.