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Cronaca Circonvallazione Pietro Maroncelli

Ca’ del Bue, tre Comuni dicono di no all’inceneritore. “Serve solo per fare soldi, è dannoso per la salute”

Continua la polemica, i primi cittadini di San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo e Zevio non vogliono che l'impianto venga riaperto. "A guadagnarci sono solo le casse di Agsm e del Comune di Verona, pericolo per l'ambiente"

I primi cittadini di San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo e Zevio sono contrari alla presenza dell’inceneritore a Ca’ del Bue. La sua riattivazione come opera strategica a livello nazionale, secondo loro, serve non tanto a esigenze ambientali quanto, grazie allo smaltimento dei rifiuti provenienti dal sud, a intascare soldi da inserire nelle casse di Agsm e del Comune di Verona. Diventa pertanto uno strumento economico, non una necessità finalizzata alla salute dei veronesi.

Come si legge sulle pagine de L’Arena, i sindaci dei tre Comuni oppositori si contrappongono a quella che definiscono una “balla”. Il Veneto non ha bisogno di altri inceneritori, già quello di Venezia è stato chiuso, nella regione ci sono Comuni virtuosi che praticano la raccolta differenziata. Appena l’impianto verrà rimesso in funzione le polveri emesse si riverseranno sui territori circostanti e i tre primi cittadini continueranno a protestare anche in futuro, non è giusto, secondo loro, che a farne le spese siano gli abitanti della zona.

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