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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, Tosi e l'ordinanza che fa infuriare: "Io ad un lupo non sparerei. Mi sentirei a disagio"

Il sindaco di Verona intervistato in video sull'argomento: "Non è un provvedimento che invita tutti a farsi giustizia ma spinge le autoristà preposte a fare qualcosa e spostare il branco. Venite in Lessinia e vedete"

Lo ammette dopo l’ordinanza che ha fatto infuriare animalisti, ambientalisti, guardia forestale, parte dei suoi cittadini e che ha fatto scattare un accertamento della Procura e del Ministero dell’Ambiente. “Io non ce la farei a sparare ad un lupo”. A parlare è ancora il sindaco di Verona, Flavio Tosi, che ai microfoni e davanti alle telecamere di “RepubblicaTv” ha svelato che, nonostante la passione per la caccia (è presidente di Federcaccia in Veneto) si sentirebbe “a disagio” ad imbracciare un fucile e puntarlo contro il predatore che sta mettendo a ferro e fuoco gli allevamenti in Lessinia. “L’ordinanza serve a smuovere il Ministero a far sì che qualcuno faccia qualcosa. Del problema non si parlava e il provvedimento è servito allo scopo. Un problema drammatico per i territori. Invito quindi ad andare in Lessinia sulla montagnea veronese, a vedere le decine di capi allevati allo stato brado che vengono sbranati notte per notte. Un allarme che provoca pericolo, paura, danno economico e un ecosistema che viene sconvolto dal lupo.

Una specie estinta da decenni perché l’animale non è in grado di abitare nelle zone antropizzate”. tosi ribadisce quindi ancora una volta che l’ordinanza (in vigore dal 25 settembre scorso) “non dice di sparare ai lupi come quando pare a chiunque. Ma permette secondo il principio della legittima difesa regolato dal Codice penale che, in caso di minaccia, ai beni o alle persone, ci si possa difendere usando un’arma regolarmente detenuta”. Le denunce che stanno fioccando verso gli uffici comunali non preoccupano il sindaco. Lui stesso spiega di fidarsi di ciò che hanno compilato i propri tecnici e già si è detto sicuro che gli accertamenti disposti dalle istituzioni “gli daranno ragione”. Ma ecco la “rivelazione”: “Francamente non sparerei al lupo. È un canide, ho cani da tutta la vita e quindi mi troverei veramente a disagio. L’obbiettivo infatti non è sparare ai lupi ma quello di spingere l’Ispra, autorità preposta per la protezione della fauna selvatica, di farli spostare. Non ci sono altre soluzioni. Altrimenti arriverà qualcuno che il fucile lo imbraccia sul serio e spara. Anche se non legittimamente, ma per esasperazione”.

L'IRA DI TOSI: "MINISTERO E POLITICI IMPREPARATI. VENGANO IN LESSINIA"

CASO ALL'ESTERO - Intanto l'ordinanza "famigerata" del Comune di Verona fa discutere. Non solo in città, non solo in Italia. Anche all'estero. Il caso dei lupi in Lessinia è finito anche sulle pagine del quotidiano londinese per antonomasia, il "Times". Il titolo "Shoot a wolf and save a child, syas italian mayor" ("Spara al lupo e salva un bambino, dice un sindaco italiano") spiega l'intera vicenda alla Gran Bretagna, ricordando tutte le polemiche sorte negli ultimi giorni.

TOSI SU REPUBBLICA TV: "SAREI A DISAGIO A SPARARE"

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