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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Sona / Via Roma

Verona, Tav Sì-Tav No, pioggia di osservazioni dei Comuni veronesi al Ministero. Lotta dai 5 Stelle

Il progetto dell'Alta velocità Brescia-Verona e Verona-Padova in corso d'approvazione. Sindaci e vicesindaci in missione con plichi colmi di richieste di modifiche e rassicurazioni. I grillini non demordono: "Progetto pericoloso e non finanziato"

La Tav Brescia-Verona e Verona-Padova? Si farà. Almeno sembra così, a sentire il Ministero delle Infrastrutture. Bisogna dunque appoggiarsi alle notizie ufficiali, segnalate sul quotidiano L’Arena che segnala anche il progetto non cambierà di una virgola. Questo nonostante nei Comuni interessati continua il dibattito che mira ad impedire la costruzione di gallerie e binari e i comitati No Tav abbiano giurato fin da subito battaglia. In prima fila contro l’Alta velocità di sono gli esponenti locali del Movimento 5 Stelle. Il progetto sarà terminato a breve è quanto risulta dalla Conferenza dei servizi riunita a Roma nella giornata di giovedì scorso, tra l’altro ultimo giorno disponibile per le amministrazioni di Peschiera, Castelnuovo, Sommacampagna e Sona nel presentare osservazioni e modifiche al piano che prevede il passaggio dei treni superveloce nel proprio territorio.

LA BATTAGLIA DEI COMUNI - “Osservazioni” ne sono giunte tante, tantissime, oltre un centinaio. Sono infatti 41 quelle presentate dal sindaco di Castelnuovo del Garda, Giovanni Peretti (che fosse stato eletto in Provincia alle ultime elezioni avrebbe di sicuro osteggiato il progetto diversamente dal neoeletto Antonio Pastorello che comunque è aperto al confronto). Peretti ha presentato anche la richiesta di 18 mitigazioni ambientali e rassicurazioni sul cantiere di costruzione della cava. Da Sona il sindaco Gianluigi Mazzi si è portato appresso le 31 osservazioni con particolare riguardo per le colline moreniche e delucidazioni sul “nodo Verona” che collega il suo paese al Quadrante Europa. Da Sommacampagna il piddino vicesindaco con delega all’Urbanistica, Giandomenico Allegri, ha portato in dote sui tavoli romani ben 33 osservazioni sull’impatto che i cantieri avranno a Caselle, così come “rispetto” del territorio è stato chiesto dal sindaco di Peschiera, Orietta Gaiulli, con altre 40 osservazioni. La prossima Conferenza dei servizi è attesa per il 29 novembre, quando arriveranno al Ministero le contro-osservazioni del consorzio di costruttori Cepav.

PENTASTELLATI IN PRIMA LINEA - A lottare con tutte le proprie forze contro la Tav Brescia-Padova sono gli esponenti del Movimento 5 Stelle. Secondo la consigliere comunale di minoranza di Sommacampagna, Luisa Galeoto, "Il M5S è l’unica forza politica che si è dichiarata apertamente contraria alla realizzazione. I motivi sono svariati. Si tratta di un'opera costosa e inefficiente: con investimenti assai inferiori si potrebbero avere risultati migliori. E il gioco non vale la candela soprattutto se si pensa ai disagi che i cittadini dovranno subire: i cantieri di costruzione disturberanno il nostro territorio per almeno un decennio con inquinamento da polveri, transito di mezzi pesanti, stoccaggio di materiali inquinanti, devastazione delle campagne attigue ed espropri, con gravi ricadute sulla vita di relazione e sulla produttività degli agricoltori, nonché sul sistema produttivo e turistico della zona".

Secondo Galeoto l'atto sottoscritto dal Comune di Sommacampagna il 19 dicembre 2002, "non ha alcun rilievo attuale: nulla osta quindi a che oggi l'amministrazione si dichiari contraria nel caso l'opera venga realizzata comunque”. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale del 28 ottobre, la consigliera Cinquestelle aveva inoltre espresso tutte le criticità e aveva richiesto compensazioni più ampie: dal rimborso in denaro, alla riapertura della stazione ferroviaria di Sommacampagna, al completamento della pista ciclabile dalla rotonda alla fine di via Ceolara sino a Sommacampagana e di lì sino a Custoza.

Altre "bastonate" targate Cinque Stelle sono arrivate nelle scorse ore dalla deputata Arianna Spessoto: "Non solo non c’è traccia nella legge di Stabilità dei 3 miliardi promessi dal ministro Lupi (1,5 miliardi per la Brescia-Verona, 1,5 miliardi per la Verona-Padova) – spiega la parlamentare – ma addirittura è prevista una riduzione di 90 milioni di euro per il 2015 per la stessa tratta, esattamente la cifra stanziata per il primo lotto della Verona-Padova dallo Sblocca Italia. Un vergognoso gioco delle tre carte che smentisce quanto dichiarato da Lupi circa la disponibilità finanziaria". Continua la portavoce Spessotto: "Altrettanto prive di fondamento sono le affermazioni circa la possibilità di reperire i fondi tramite un accordo con la Banca europea degli investimenti. Ricordo infatti al ministro che il piano economico finanziario della Tav è negativo e che sarà lo Stato italiano a dover trovare le coperture necessarie. Per qusto ho scritto personalmente una lettera al direttore della sede italiana della Bei per conoscere l’effettiva bancabilità di un piano finanziario in perdita".

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