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Cronaca San Massimo / Via del Fortino

Verona, la Tav porta altri "guai": a rischio abbattimento una nuova palazzina dell'Ater con 8 appartamenti

Tra Comune e azienda per l'edilizia residenziale sarebbe mancata la comunicazione diretta: l'amministrazione aveva sottoscritto l'accordo con le Ferrovie nel 2013. Il tracciato passa su via Del Fortino in cui è stata appena realizzata la struttura

Un’intera palazzina dell’Ater appena costruita con otto appartamenti a cui accedere tramite bando. Nuova ma già a “rischio”. Questo perché potrebbe essere abbattuta a causa della realizzazione della Tav a Verona. È l’allarme che arriva dal Partito Democratico, i cui esponenti Vincenzo D’Arienzo, deputato, e i consiglieri in Comune e Circoscrizione, Michele Bertucco e Federico Benini, hanno spiegato che poco distante dovrebbero sorgere altri 14 appartamenti che per ora sono stati sospesi per mancanza di risorse. Intanto il problema si ripresenterebbe per quella struttura in via del Fortino, zona San Massimo, su cui Ater ha investito due milioni di euro e che sorgerebbe proprio sul tracciato individuato per l’Alta velocità. I lavori di scavo per interrare la linea ferroviaria porterebbero ad abbattere di decine di immobili tra cui anche la palazzina più recente. Il Pd segnala dunque che è stato il Comune ad autorizzare l’edificazione e che ora, se le ipotesi si rivelassero corrette, gli espropri potrebbero costare ben di più rispetto al terreno vuoto.

Il protocollo sulla Tav era stato sottoscritto dal Comune nel marzo 2013, con Rete ferroviaria e Regione per la tratta Fortezza-Verona che collega Pescantina alla stazione di Porta Nuova. Il tracciato era generico ma sarebbe comunque risultata chiara l’intenzione di realizzare la Tav in certe aree. L’Ater, per parola del presidente Niko Cordioli, non nega il problema. Anzi, ribadisce che l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale non poteva sapere nulla di ciò. Sarebbe stata dunque in capo al Comune la necessità di mettere in chiaro certi dettagli. E se la palazzina dovrà realmente essere abbattuta l’Ater chiederà un indennizzo, come tutti gli altri privati che subiranno l’esproprio. Il quotidiano L’Arena specifica dunque che nel tratto di costruzione individuato per l’Alta velocità potrebbero essere rase al suolo una cinquantina di case che si trovano a ridosso della linea ferroviaria già esistente tra via Fava e via del Fortino. I residenti si sarebbero costituiti in Comitato per arrivare ad “equo indennizzo”. Il Comune ha fatto sapere comunque che il progetto preliminare non è stato ancora presentato. Sul sito di Ater intanto è comparso l'avviso per affittare gli alloggi.

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