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Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Verona, la Tasi da pagare: rompicapo anche dopo scadenza. Mancano all'appello migliaia di versamenti

Secondo i dati in mano ai sindacati, non sarebbero state versate le quote di almeno 10mila veronesi. Tante anche le telefonate. Proprio perché alcuni non sanno nemmeno di doverla pagare. Soprattutto quelli in affitto

Amministratori, Comuni, tv e giornali hanno continuato a “battere” fino all’ultimo: “pagate la Tasi”. Le domande che a molti sono sorte spontanee sono state però “Sì, ma dove? Quando? Quanto?”. Termini scaduti il 16 ottobre ma se ne continua a parlare. Già perché secondo alcune rilevazioni dei Centri di assistenza fiscale veronesi, segnalate dal Corriere Veneto, migliaia di cittadini devono ancora pagare. Soprattutto quelli “in affitto”, che secondo le regole devono contribuire con una certa percentuale minoritaria alla tassa sui servizi indivisibili (illuminazione pubblica, manutenzione aree verdi e pulizia strade). I sindacati con i loro Caf sono stati costretti al superlavoro anche nell’ultima giornata utile. Tanti, tantissimi coloro che si sono recati negli uffici per richiedere il calcolo e saldare la prima rata con l’F24. Decine di sportelli “in servizio” per non farsi trovare impreparati in quella che è stata definita la tassa “porcheria” dall’assessore alle Finanze del Comune di Verona, Pier Luigi Paloschi.

La Tasi è sempre stata oggetto di contestazioni e soprattutto confusione. Secondo i dati in mano alla Cisl, mancherebbero all’appello almeno 9mila veronesi. Tante anche le telefonate. Proprio perché alcuni non sanno nemmeno di doverla pagare. Alla Cgil la situazione è migliore ma ugualmente si attendono ritardatari: 1700 gli appuntamenti fissati nei prossimi giorni. Alcuni Comuni, compresa la difficoltà dei cittadini, hanno intanto già ammesso che non si pagherà una mora (una multa) per il pagamento in ritardo. Si ricorda inoltre che i proprietaria di prima casa possono pagare con un unico versamento a dicembre. Le aziende comunali che si occupano di alloggi popolari avrebbero già inviato solleciti di pagamento ai propri inquilini. Chi gode di un affitto agevolato non deve pagare. Tutti gli altri sì.

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