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Cronaca Valverde / Via Luigia Poloni

Due classi chiuse per casi positivi al virus nel Veronese: «Rispettate le precauzioni»

Il dg Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi: «Il ritmo dei contagi oggi è di circa 50 al giorno, bisogna rispettare le precauzioni per poter continuare a mantenere le nostre libertà»

In una giornata complicata dall'incendio scoppiato in una casa di riposo ad Albaredo D'Adige, il direttore generale dell'Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione coronavirus a Verona, in particolare con riferimento alle scuole. Il dg dell'Ulss 9 ha subito evidenziato come in Italia le cose stiano per il momento andando meglio rispetto ad altri Paesi europei:  «La Francia, la Spagna e l'Inghilterra, - ha dichiarato il dg Pietro Girardi - si trovano oggi in grande difficoltà, la Francia si è ritrovata a dover chiudere in molte zone, mentre in Italia godiamo ancora delle nostre libertà. Proprio per questo è però necessario mantenere la barra dritta e continuare a rispettare le varie precauzioni, soprattutto le tre principali: indossare la mascherina, lavarsi le mani e mantenere il distanziamento sociale. Tutto questo è fondamentale per mantenere le nostre ritrovate libertà».

Facendo il punto della situazione in merito alle scuole della provincia di Verona, se ieri erano 11 gli istituti coinvolti da situazioni di casi positivi, quest'oggi, giovedì 24 settembre, le scuole veronesi che presentano casi positivi al virus Sars-CoV-2 sono salite a 16. Tra queste vi sono istituti di tutti gli ordini e gradi, si va infatti dagli asili nido alle scuole secondarie di secondo grado,  passando per le primarie e le scuole dell'infanzia. Nel complesso sono quindi 16 i casi positivi rilevati in ambito scolastico ad oggi, ma solo due intere classi sono state effettivamente chiuse (in un caso in una scuola primaria e nell'altro in una scuola d'infanzia). 

Infine il dg dell'Ulss 9 Pietro Girardi ha chiarito: «Ad oggi il ritmo dei contagi è di circa 50 al giorno, questo significa che la situazione è ancora sotto controllo ma sta tornando a crescere. Dobbiamo continuare a rispettare le precauzioni per riuscire a mantenere le nostre libertà. In ambito scolastico sui tamponi c'è sicuramente da avere pazienza, anche perché se ad ogni raffreddore tutti devono fare il tampone il rischio è che il sistema non regga. Fortunatamente la tecnologia ci sta venendo in aiuto con i tamponi rapidi e speriamo presto anche quelli salivali».

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