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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Martino Buon Albergo / Viale del Commercio

Verona, il suo ragazzo la lascia e lei comincia a rubare nei negozi: 30enne beccata alle "Corti venete"

Aveva già trafugava abiti griffati, accessori e bigiotteria da quattro esercizi quando è stata rintracciata e arrestata dai carabinieri. Davatni al giudice racconta la sua depressione e l'esigenza di far soldi

Ha ammesso di aver rubato un paio di jeans, una maglietta, una borsetta griffata e una sciarpa di Armani, più 15 braccialetti di bigiotteria e un paio di scarpe. In aula, davanti al giudice, la veronese di 30 anni non è stata parsimoniosa di dettagli ed è emerso che a spingerla a rubare era sia la necessità che l’eccitazione che provava nel trafugare merce anche costosa. Nel primo caso c’entra l’esigenza di far fronte alle spese dopo che era rimasta senza lavoro. Nel secondo la volontà di vincere la depressione nella quale era sprofondata dopo la fine di una storia importante con il suo ex ragazzo, già suo datore di lavoro e con cui era stata per sette anni. E proprio per questo nel giro di 24 ore è stata arrestata due volte dai carabinieri di Verona. Prima per quattro furti commessi in altrettanti negozi del centro commerciale “Le Corti Venete” di San Martino Buon Albergo e poi per un furto perpetrato in una profumeria del centro storico del capoluogo scaligero.

La giovane ladra, residente in un paese dell’Est Veronese, aveva conosciuto un’altra ragazza e con lei aveva cominciato a compiere i primi furti. Tutto poteva andare per il meglio se non fosse stato per le manette che i carabinieri le hanno agganciato ai polsi. Nel primo caso aveva fatto shopping passando dalla cassa senza pagare e portando con sé braccialetti, un paio di scarpe, un jeans, una maglietta, una borsa e una sciarpa. Per questo episodio, dopo essere stata arrestata dai carabinieri di San Martino Buon Albergo e a seguito della convalida dell’arresto, era stata scarcerata in attesa dell’udienza del giudizio per direttissima fissata per il prossimo 26 marzo.

Dopo poche ore però la 30enne è ritornata a rubare. Questa volta ha tentato di asportare profumi in un noto beauty store di via Mazzini a Verona. Dopo essere stata notata dalla vice direttrice del punto vendita, la quale ha chiamato il 112, è stata bloccata dai carabinieri di Verona, arrestata per tentato furto aggravato e condotta in caserma. Ritornata dopo appena 24 ore davanti al giudice del Tribunale di Verona è stata, a seguito di ulteriore convalida di arresto, sottoposta agli arresti domiciliari, presso l’abitazione dei suoi genitori, in attesa di udienza fissata per il prossimo 28 gennaio.

Durante la direttissima, dopo i dettagli emersi dal suo racconto è stata “invitata” ad affidarsi ai Servizi sociali e una struttura di recupero. La prossima primavera verrà giudicato il suo percorso e, se positivo, potrà evitare una condanna pesante. Rischia fino a sei anni.

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