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Cronaca Centro storico / Via Pallone

Verona, stop serale alle auto in Ztl: sarà previsto però un pass di 15 minuti. Previsti anche sconti

La proposta per sbarrare l'accesso in centro viene via-via "limata" dalla Giunta per arrivare alla sperimentazione dopo la Befana. Le possibilità per entrare dalle 20 alle 22 sono contemplate: tramite una App si acquisterà il passaggio a 10 euro per 3 anni

Sbarrato il passaggio delle auto dal lunedì al venerdì nella Zona a traffico limitato in centro a Verona. Ma arrivano altre novità. Sembra infatti che la Giunta comunale abbia deciso di concedere una finestra di 15 minuti tramite un “pass” che costerà 10 euro (valido per tre anni). Nei giorni scorsi si era parlato di accedere alla Ztl mediante un ticket a pagamento per coloro i quali avrebbero avuto buone ragioni per attraversare. Ora la soluzione è stata è stata corretta e approvata perché l’automobilista non dovrà necessariamente giustificare il suo passaggio attraverso gli 8 varchi monitorati da telecamere. Ma dovrà uscire entro i 15 minuti. Il pass potrà essere attivato anche con una App per smartphone che fornirà informazioni dirette sul numero di accessi consentiti. Oltre alla chiusura serale, dalle 20 alle 22, ovviamente.

Si tratta ora di stabilire il numero di transiti a favore dei suoi possessori. Poi verranno aggiornati i software delle telecamere e verranno decisi gli stalli gialloblù. In programma c’è una revisione con aumento dei posti e l’aumento delle tariffe sugli stalli esclusivamente delimitati dal colore blu. La sperimentazione, come già precisato, dovrebbe partire dopo le festività, quindi successivamente alla Befana. Un’altra novità, che dovrebbe passare senza problemi in Consiglio comunale, è quella dello sconto del 50 percento sul biglietto di sosta per chi dalle 20 alle 2 di notte proverà di aver speso 10 euro nei locali del centro (ristoranti, teatri, bar, cinema).

LE OPERE - Si attende inoltre la modifica anche dell’orario dei bus Atv. Secondo quanto trapelato in Comune, infatti, i viaggi con orario diurno si estenderanno fino alle 21 (non più fino alle 20). Saranno dunque aumentati i viaggi. Sul versante filobus, invece, si stanno valutando le proposte alternative delle imprese che realizzeranno percorso e infrastrutture tecnologiche. Il fallimento della ditta Apts che doveva fornire un certo tipo di strumentazione ha di fatto rallentato il cantiere del deposito mezzi alla Genovesa. Doveva partire a metà dicembre ma i lavori cominceranno solo dopo le feste. Dopo la Befana anche la decisione sul proseguimento del progetto di traforo delle Torricelle.

"UN PASTICCIO" - Secondo il Partito Democratico di Verona, però, sul riordino della Ztl la Giunta comunale avrebbe commesso "l'ennesimo pasticcio": “Bene l'abolizione della Ztl, misura pur minimale ma che ci vede estremamente favorevoli – spiegano i consiglieri comunali Michele Bertucco e Stefano Vallani – peccato che del provvedimento collegato, il famoso pass di transito annunciato dall'assessore Corsi, non si sia mai discusso, né in commissione consiliare e, da quanto risulta, nemmeno al tavolo tecnico cui partecipano commercianti e comitato dei residenti. È l'ennesimo pasticcio a cui evidente non riesce proprio di fare le cose per bene e di rispettare le prerogative del Consiglio. Giovedì sera dunque il Consiglio è chiamato a votare su un pacchetto di misure che per buona parte gli è completamente sconosciuto e di cui non è in grado di valutare le possibili conseguenze, tanto è vero che non è stato ancora definito il numero massimo degli accessi serali consentiti. Per quanto ne sappiamo potrebbe essere anche un milione"

Continua il Pd comunale: “Così pure da Paese di Pulcinella è il nuovo rinvio della posa della prima pietra del filobus – aggiunge il capogruppo Bertucco –. Le rassicurazioni e gli annunci delle settimane precedenti di sono disciolti come neve al sole, e non si può chiamare in causa sempre la sfortuna: un'amministrazione che affida lo sviluppo della mobilità cittadina ad un mezzo sperimentale, che non esiste in nessuna altra parte del mondo e in più ha la faccia tosta di spacciarlo per “esclusivo” se le va proprio a cercare col lanternino. Come si vede anche in questa occasione, se il filobus non parte non è colpa delle opposizioni, che si limitano a mettere in luce le contraddizioni di queste politiche da dilettanti, ma di una amministrazione che non ha mai avuto le idee chiare su ciò che si può e non si può fare. Vedere per conferma anche traforo e inceneritore”.

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