Verona, si spoglia e resta in mutande sull'altare in chiesa per mostrarsi a Dio "più naturale possibile"

E’ rimasto davanti all’altare che indossava solo le mutande e poi si è disteso sui gradini. Si è spogliato quasi completamente davanti alla chiesa per mostrarsi a Dio nella maniera più naturale possibile. Per diversi minuti, fino a quando le Forze dell’ordine e il sacerdote non sono riusciti a convincerlo a desistere dai suoi intenti “religiosi”. E per quello striptease il 45enne è stato condannato a pagare 300 euro di multa dal giudice. Un sentenza arrivata per “atti contro la pubblica decenza”.

L’uomo sarebbe comunque recidivo: aveva già dimostrato questa “passione”, in tempi recenti. Tuttavia non soffrirebbe di alcun disturbo mentale. A muoverlo sarebbe quindi la sua opera di convincimento. La stessa che il 15 aprile del 2012 l’aveva spinto fino alla chiesa di San Pietro apostolo, in piazza Vittorio Veneto, a Borgo Trento. Verso le 17e30, come spiega il sacrista al quotidiano L’Arena,

“era entrato nella chiesa di borgo Trento e una volta trovatosi davanti all'altare, si era tolto i vestiti e si era disteso sui gradini. Ad accorgersi per primo della presenza dello «spogliarellista», era stato il sacrestano che lo aveva subito invitato a rivestirsi e ad uscire dalla casa di culto.
Le sue richieste, però, erano rimaste lettera morta così come le suppliche, manifestate dal parroco, chiamato subito dal sacrista dopo l'ingresso del quarantacinquenne. Ai due non è rimasto altro che chiamare il 113 anche perchè l'orario della funzione di fine pomeriggio si stava avvicinando e la presenza del veronese avrebbe impedito la celebrazione della Santa messa. Anche gli agenti, però, hanno avuto le loro belle difficoltà a far desistere il quarantacinquenne dal proseguire il gesto dimostrativo.”