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Cronaca Borgo Milano / Corso Milano

Verona, spesa di ortaggi pesata male sulla bilancia: 26enne a processo per truffa da 7,5 euro

La ragazza che quel giorno stava facendo compere avrebbe provato a risparmiare sul conto di frutta e verdura tenendo mezzo sospeso il sacchetto al supermercato del centro cittadino. Scoperta in flagranza

I “casi della vita”, una punizione esemplare o le formulazioni incredibili della legge italiana. Sta di fatto che la donna che quel giorno stava facendo la spesa avrebbe provato a risparmiare sul conto di frutta e verdura tenendo mezzo sospeso il sacchetto sulla bilancia del supermercato. Un metodo fai-da-te, onnipresente in tutto il mondo, ma che secondo il giudice le avrebbe fruttato “ben” sette euro di risparmio. E per quegli spiccioli è finita nei guai: scoperta da un’agente della sicurezza che aveva osservato da lontano la pesatura dei prodotti freschi era stata fermata e denunciata. A finire davanti al giudice è una ragazza di 26 anni con l’accusa di truffa al supermercato dal valore di 7,58 euro.

L’episodio, come spiega L’Arena, risale al 12 dicembre 2012, quando l’imputata era andata a fare la spesa in un supermercato di Verona città. Secondo l’accusa nel reparto ortofrutticolo avrebbe tenuto sollevato il sacchetto sulla bilancia, aveva etichettato i prodotti ed era passata alla cassa. La cassiera, però era già stata avvertita dall’agente di sorveglianza e quando si era ritrovata nelle mani la spesa della 26enne ha dovuto fare la prova, constatando effettivamente la differenza di peso. Da lì i guai: la ragazza è stata identificata e denunciata perché non avrebbe “rubato” ma truffato sulla spesa. Il processo è stato rinviato alla primavera del prossimo anno.

Ci sarebbe da chiedersi quanto costerà alla fine il processo, all'imputata e alla collettività, rispetto all'ammanco di sette euro. Ma questa è un'altra storia, come si dice.

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