Verona, "spaccano tutto per rubare pochi euro": escalation di furti nei locali del centro. È allarme
Nei dintorni dell'Arena e delle piazze famose della città bande di ladri mettono a ferro e fuoco ristoranti e bar. Otto colpi in due mesi in un Caffè. E i titolari a volte ci rimettono anche fisicamente
L’ultimo colpo ai danni di un locale del centro ha fatto emergere un fenomeno che da qualche tempo si starebbe espandendo sempre più. Si tratta dei furti in ristoranti, caffè, pizzerie, pub. In pieno centro storico: e così per la strada potrebbe capitare (anche se è improbabile) di notare alcuni furfanti che scappano a gambe levate issando sulla testa una cassa di vino o con alcuni prosciutti sottobraccio. Nell’ultimo caso conosciuto dalla polizia, a farne le spese è stato anche il titolare di un noto ristorante in via Leoncino, proprio alle spalle dell’Arena. È stato infatti colpito al collo dal ladro che si era introdotto nel magazzino retrostante, in pieno giorno. Trafugata una cassa di bottiglie di vino, si era allontanato a piedi insieme al complice che aveva agito da “palo”. Il titolare lo aveva sorpreso e lo aveva inseguito rimediando un pugno. Nel frattempo erano stati avvisati i poliziotti che poco distante sono riusciti a fermare i due furfanti, entrambi veronesi.
Ma questo sarebbe l’ultimo episodio che, nel bene e nel male, è andato a finire con il recupero della refurtiva e l’arresto dei ladri. Molti altri però rimangono insoluti e ai proprietari dei locali non resta che far fronte alle spese di sistemazione per le intrusioni ripetute. Come spiega L’Arena, quattro prosciutti e un computer portatile sono stati il bottino dell’ultimo colpo. Ad entrare maggiormente nel mirino dei ladri sarebbe via delle Fogge che collega corso Sant’Anastasia a piazza Dante. Il buio e la posizione defilata aiuterebbe la fuga dei ladri. All’ “Antico Caffè Dante” le intrusioni o le tentate spaccate sarebbero state otto in due mesi: roba da record. Il titolare, sulle pagine del quotidiano locale, ha spiegato che i ladri sono riusciti a d entrare la metà delle volte. E dai banconi sparisce tutto ciò che è considerato di valore, anche minimo: un pc, il cibo e bottiglie di vino. persino i voucher con cui vengono pagati i dipendenti stagionali (non riscuotibili senza il codice fiscale ad essi collegato). A pesare di più, come in molti casi, sono però le spese di riparazione agli infissi. Così per il Caffè e così per l’osteria “Macafame”, a pochi passi dalle Arche Scaligere, sempre in via delle Fogge. Ora il titolare è corso ai ripari, spiega sulle pagine del giornale
«È accaduto la notte del 7 giugno. Al mattino ho trovato la porta sventrata a metà. Fortunatamente non sono riusciti ad entrare ma il danno alla struttura è stato comunque molto oneroso. Ora ho installato una telecamera interna a circuito chiuso, sperando che serva come deterrente»
Proprio in via Arche Scaligere al ristorante “Al Duca” è toccato ripulire dopo i danni, dato che per trafugare i pochi soldi rimasti in cassa hanno fatto saltare tutto l’apparecchio. Altri casi si sono rilevati lungo via Rosa. L’escalation di furti è arrivata anche in Comune, ma per voce dei consiglieri comunali, non da parte delle Forze dell’ordine, che ben conoscono cosa succede in città. Ha spiegato infatti Daniele Polato, Forza Italia, ex assessore al Patrimonio della prima Giunta Tosi.
«Non è possibile che questa amministrazione affronti a muso duro barboni e accattoni e poi lasci che accadano questi fatti, con una cadenza allarmante, in pieno centro storico», interviene Polato. «Che delle persone riescano tranquillamente ad andarsene in giro con attrezzi da scasso e relativa refurtiva in Ztl, giorno e notte, ha dell'incredibile», commenta Polato che ha formalmente chiesto al sindaco di far presente la questione al tavolo sulla sicurezza attivo in Prefettura.
